La Nuova Sardegna

Alghero

Il lungomare deturpato dai rifiuti

Il lungomare deturpato dai rifiuti

Nuova denuncia del Wwf: la “movida” del sabato lascia come conseguenza uno spettacolo indecente

28 luglio 2020
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ALGHERO. Una settimana dopo la prima denuncia della “calata dei barbari” sul lungomare di Alghero, il Wwf accende nuovamente i riflettori sulle condizioni della cittadina catalana dopo la movida del fine settimana. Complice anche l’aumento delle presenze, la situazione è addirittura peggiorata e le foto scattate domenica mattina non lasciano spazio a troppe discussione: rifiuti abbandonati in strada, bottiglie di vetro, sacchetti di immondizia appesi ai cestini di metallo e migliaia di bicchieri di plastica, di quelli utilizzati per la birra e i cocktail “d’asporto”, a tappezzare il lungo tratto che va da piazza Sulis a El Trò.

«La situazione che abbiamo riscontrato, la mattina di domenica 26 luglio lungo il lungomare Dante, è insostenibile – scrive il delegato regionale del Wwf Carmelo Spada –: un “mare” di plastica, vetro, lattine e rifiuti vari indifferenziati che hanno determinato una situazione insostenibile, per la quale è necessario trovare una soluzione che consenta di ridurre l’impronta ecologica nell’utilizzo del contesto urbano interessata da una insostenibile pressione antropica. Si è convinti assertori della collaborazione tra istituzioni e cittadini che insieme e con comportamenti quotidiani responsabili, devono mitigare l’impronta ecologica sull’ambiente, e nel caso specifico, di questo contesto urbano». «In tale prospettiva si propongono alcuni suggerimenti per interventi di mitigazione – aggiunge Spada, che sollecita poi l’amministrazione comunale a non subire passivamente questa situazione gestendo semplicemente la raccolta del giorno dopo –: nel fine settimana si auspica che sul lungomare Dante venga istituito un adeguato servizio di controllo che riduca la pressione antropica, un proporzionato sistema di raccolta differenziata con cassonetti per plastica lattine e vetro e un sistema di box con bagni chimici per evitare che le scalinate vengano trasformate in latrine. Ci rivolgiamo alle istituzioni locali con l’auspicio che vengano attuate delle scelte che pongano rimedio a queste situazione insostenibile, perché è necessario “pensare globalmente ma agire localmente”: solo grazie all'impegno diretto e quotidiano di tutti, ognuno diventa protagonista della difesa e del miglioramento della qualità del proprio ambiente urbano. Da questo percorso per la sostenibilità nessuno può ritenersi escluso».

Già una settimana fa il rappresentante del Wwf regionale aveva presentato al sindaco Mario Conoci un dossier corredato da diverse immagini sollecitando un intervento, segnalando anche le condizioni di degrado nel quale versa uno dei locali notturni storici delle estati catalane, ovvero l’ex Caval Marì: «una parte della recinzione posta intorno alla fatiscente struttura è stata divelta e qualcuno, incurante del potenziale pericolo, vi è penetrato all’interno per consumare bevande e abbandonavi i resti delle bottiglie varie dopo aver consumato il contenuto». In quella circostanza, il Wwf aveva anche deciso di assegnare «il Premio Attila in contumacia ai responsabili di questo comportamento incivile».

In quella circostanza Carmelo Spada aveva comunque elogiato il grande lavoro degli operatori ecologici che avevano riportato in poche ore strade e piazze in condizioni accettabili: «Manifestiamo il nostro plauso agli operatori ecologici della società di pulizia urbana che sono intervenuti per rimuovere i rifiuti e restituire decoro, ma il comportamento incivile resta e ci auguriamo che non si ripeta». Auspicio rimasto disatteso e ora, in previsione dei fine settimana di agosto, è il momento di intervenire in maniera ancora più decisa contro gli incivili che deturpano la città.

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