La Nuova Sardegna

Alghero

«Riaprite il centro diabetologico»

«Riaprite il centro diabetologico»

La Rete Sarda Diabete denuncia la mancanza del servizio all’ospedale Marino

31 gennaio 2021
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ALGHERO. Il diabete è una patologia cronica che richiede una continuità assistenziale che viene a mancare da troppo tempo, ad oggi il servizio viene garantito solo per le visite con carattere di priorità. E non sono ancora state recuperate o riprogrammate le visite fissate prima della pandemia e conseguentemente slittate.

Lo denuncia la Rete sarda diabete e sottolinea che il Centro Diabetologico dell’ospedale Marino era un punto di riferimento anche per l’esecuzione delle curve da carico glicemico, spesso indispensabili nella diagnosi della patologia: giusto per rendere l’idea, in tutto il Nord Sardegna è diventato impossibile fare quest’indagine, se non presso laboratori analisi privati, anche tante gestanti non riescono ad effettuare una curva da carico e sappiamo che è un esame necessario che non può attendere, per una gravidanza sana per la madre e per il bambino.

«Per i pazienti, non è più tollerabile attendere così tanto per un diritto essenziale, qualcuno riesce grazie alla telemedicina, (che ci teniamo a ricordare, è una teleassistenza, perché la telemedicina in Sardegna non rientra tra le prestazioni sanitarie erogabili riconosciute), ad avere un riscontro con il Diabetologo di riferimento, ma non dobbiamo dimenticare quanti pazienti anziani sono impossibilitati a questo tipo di gestione, e che necessitano del rapporto diretto con il medico che possa attraverso il contatto umano ripristinare il benessere personale che, in questo periodo storico, li ha resi ancora più fragili». Il servizio di diabetologia di Alghero, come molti centri della Sardegna, soffre, la Rete Sarda Diabete lo denuncia da troppo tempo : «Siamo amareggiati dall’indifferenza della nostra Regione in merito alla pretesa di una garanzia del diritto alla salute, niente di più».

«Questo trasferimento ha causato un ulteriore disservizio, un calo dell’efficienza del centro non imputabile di certo ai professionisti che si trovano a dividere gli spazi, non idonei, con gli uffici della Sanità Animale in quanto ospita gli uffici di veterinaria».



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