La Nuova Sardegna

Alghero

La rivolta delle borgate «Ignorati dalla Regione»

di Nicola Nieddu
La rivolta delle borgate «Ignorati dalla Regione»

Nota di protesta firmata dai presidenti dei comitati dei centri della Bonifica «Nell’elenco dei beni immobili da valorizzare non ce n’è neanche uno nostro»

10 febbraio 2021
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ALGHERO. Ancora una volta le borgate della bonifica algherese sono state dimenticate. A sostenerlo sono Tonina Desogos, presidente comitato di borgata di Maristella, Antonio Zidda, presidente comitato di borgata di Sa Segada-Tancà Farrà, e Giuseppina Congiu, ex presidente comitato di borgata di Guardia Grande-Corea. «Da qualche giorno – si legge in una nota a firma dei tre rappresentanti – la giunta regionale ha approvato l’elenco dei beni da valorizzare all’interno del proprio patrimonio immobiliare e lo sconforto è calato di nuovo tra gli abitanti delle borgate della bonifica storica algherese. Tra gli immobili oggetto di valorizzazion, figurano infatti beni siti all’interno delle bonifiche storiche di Castiadas e Arborea. Per Alghero, nulla. Eppure – proseguono – si tratta di valorizzazioni in chiave turistico-culturale. E la bonifica di Alghero, nei suoi abitati prospicienti il mare, non ha nulla di meno rispetto alle località di bonifica prescelte dalla Regione».

Desogos, Zidda e Congiu si fanno portavoce della delusione dei residenti nelle tre borgate aggiungendo che «non è un mistero che le borgate di Alghero siano state abbandonate a loro stesse da decenni con scarso interesse da parte della classe politica locale e regionale». Nello stesso bando regionale del 2016, dove il Comune di Alghero si era aggiudicato oltre tre milioni di euro per la riqualificazione dell'ex cotonificio, l'allora sindaco Mario Bruno, dopo aver incontrato i rappresentanti dei vari comitati di borgata, aveva presentato altri quattro progetti relativi a beni regionali da riqualificare, e cioè, le ex scuole delle borgate di Guardia Grande, Maristella, Sa Segada e Santa Maria la Palma. Tutti i progetti hanno ottenuto un elevato punteggio, tale da consentire di essere finanziati, ma la Regione non li ha premiati, a quanto pare, per favorire una equa ripartizione geografica tra i comuni sardi, avendo optato per il progetto algherese con il punteggio più alto: l’ex cotonificio in via Marconi, i cui lavori inizieranno a breve. I progetti delle borgate ora però sono pronti, sono idonei e a disposizione della giunta Conoci. Più volte è stato sottolineato che sarebbe anche opportuno che si accelerasse l’iter per il passaggio definitivo dei beni al comune, come deliberato dal consiglio comunale a fine consiliatura scorsa».

Sull’argomento Tonina Desogos, Antonio Zidda e Giuseppina Congiu si rivolgono al presidente del consiglio regionale Michele Pais chiedendogli che si faccia portavoce in Regione per l’inserimento delle ex scuole delle borgate algheresi, nell’elenco dei beni regionali da valorizzare. Lo stesso Michele Pais ha detto di aver incontrato l’assessore regionale agli Enti locali, Finanze e Urbanistica Quirico Sanna e «chiesto la massima attenzione per le borgate storiche della Nurra. La delibera, sulla valorizzazione ai fini turistici, può essere integrata. Dalla Regione esiste la volontà».

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