La Nuova Sardegna

Alghero

Movida e assembramenti la polizia chiude un locale

di Nicola Nieddu
Movida e assembramenti la polizia chiude un locale

Sigilli per cinque giorni al Touch on the beach: «Ignorate le norme anti-Covid» E intanto il comitato per il centro storico protesta per il volume della musica 

21 luglio 2021
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ALGHERO. Cinque giorni di chiusura per il Touch on the Beach, locale estivo che da qualche anno apre i battenti nel cortile dell’ex villa Segni a Maria Pia. A chiuderlo è stata la questura di Sassari per violazione delle normative anti Covid-19. I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica. Intorno alle 4 del mattino, durante un normale servizio, una pattuglia del commissariato di polizia di Alghero ha notato la presenza di numerose persone all’interno della struttura che non mantenevano la distanza interpersonale oltre che sprovviste di mascherina. Per il Touch chiusura immediata e sanzioni amministrative.

Sulla questione assembramenti nei locali della movida è polemica da parte di molti residenti che lamentano, in più parti della città, la mancanza di rispetto delle regole. Non solo, soprattutto nella zona del centro storico, oltre agli assembramenti, è polemica per la musica alta sino a notte fonda, a volte sino alle prime luci dell'alba. A farsi portavoce delle lamentele dei residenti della “ciutat vella” è la presidente del Comitato per il centro storico di Alghero, Alessandra Casu. «È un problema che va risolto e devono essere gli enti competenti a doverlo fare, in primis chiaramente l’amministrazione comunale, che in un centro storico non può autorizzare la musica sino alle 2 di notte. Comprendo che Alghero è città turistica, ma occorre garantire il riposo ai cittadini che magari il giorno dopo si devono svegliare presto per andare a lavorare, oppure a quei cittadini che non stanno bene o anche gli anziani. Niente contro la musica o i locali – sottolinea la presidente Casu – ma sono curiosa di capire se tutti hanno fatto la perizia fonometrica e se i volumi utilizzati sono quelli ufficiali riportati nelle varie relazioni che dovrebbero trovarsi negli uffici comunali. In ogni caso – prosegue – ci vorrebbero maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine: carabinieri, polizia, ma anche vigili urbani».

Alessandra Casu porta ad esempio diverse situazioni: «dalla casa di riposo per anziani, gestita dalle suore, sino ai b&b con diversi turisti che, dopo una sola notte, hanno chiesto di cambiare struttura a causa del rumore insopportabile che, a volte, si protrae sino a notte inoltrata». Tra l’altro pare che a lamentarsi del volume alto siano stati anche alcuni gestori di ristoranti, i quali hanno chiesto l’intervento delle forze dell'ordine per il disturbo lamentato da alcuni clienti. Dunque sono anche gli stessi esercenti a lamentarsi del comportamento di alcuni colleghi. La sensazione è che, quello che è accaduto al Touch lo scorso fine settimana, possa toccare ad altri locali che non rispettano neppure le regole del buon vivere. Le lamentele del Comitato per il centro storico pare non siano le sole arrivate negli uffici comunali e alle forze dell’ordine. Musica a volume alto, assembramenti e spazzatura sono problemi lamentati anche in altre zone della città.

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