La Nuova Sardegna

Alghero

Sulle spiagge ritorna la sabbia

di Nicola Nieddu
Sulle spiagge ritorna la sabbia

A Punta Negra e al Lido San Giovanni i primi carichi recuperati grazie alla pulizia della posidonia

26 agosto 2021
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ALGHERO. La sabbia bianca torna nelle spiagge della Riviera del Corallo grazie al lavoro sulla posidonia portata via all’inizio dell’estate. Tra le prime spiagge che ha potuto riavere la sua sabbia c'è quella di Punta Negra e dall'impianto di trattamento della posidonia di Quartu Sant'Elena, in attesa che venga realizzato quello a San Marco già progettato e finanziato, sono in arrivo diversi carichi di sabbia. Procedura che, fanno sapere dagli uffici comunali, si protrarrà per tutto l'inverno.

Ieri mattina i mezzi hanno anche cominciato a riportare la sabbia anche nella zona del Lido San Giovanni, dove sono state ricollocate circa 60 tonnellate di sabbia. In totale al momento sono rientrate ad Alghero oltre 140 tonnellate di quello che può essere definito prezioso oro bianco. Un tema, quello delle operazioni di lavaggio delle foglie di posidonia e recupero della sabbia, sperimentato tre anni fa e che prosegue come buona pratica. Alghero ha mostrato di essere all'avanguardia, mentre in Sardegna (e anche in Italia) molti Comuni sono alle prese con problemi simili. L'esempio di Alghero sarà al centro del summit dei venti maggiori comuni costieri italiani, in programma a Jesolo a fine mese. L'assessore all'ambiente Andrea Montis porterà ad esempio l'esperienza algherese, che conta anche su una procedura di gara avviata per la realizzazione dell' impianto nella zona industriale San Marco, a cura del Consorzio Industriale. «Benché ci si soffermi spesso solo su criticità, in alcuni casi anche risibili – specifica l'assessore Montis – la nostra esperienza è motivo di interesse diffuso per le modalità di tutela del bene, che è giusto ricordare essere di proprietà dello Stato, e della mitigazione dell'erosione costiera».

Intanto si lavora al nuovo appalto per la pulizia delle spiagge e sono state chieste indicazioni anche ai concessionari balneari, per arrivare a un capitolato il più rispondente possibile alle esigenze della città. Da rivedere sicuramente i quantitativi di posidonia che, solo quest'anno, sono risultati essere di tre volte superiori alle previsioni, motivo per il quale si stanno facendo gli appropriati approfondimenti per il miglioramento del servizio. Opportuno anche prevedere interventi diversi o meno invasivi in base alla morfologia dei luoghi, che si presenta varia a seconda dei siti. Numerose sono le spiagge fruibili, alcune direttamente inserite nel centro abitato o ad immediata adiacenza come Lido di San Giovanni e spiaggia di Maria Pia con l'adiacente omonima pineta, ed altre più esterne, nella porzione a nord del territorio rispetto al centro urbano, quali la spiaggia del Lazzaretto, delle Bombarde, di Mugoni e Porto Conte. L'area complessiva delle spiagge interessata dalla pulizia meccanica, mediante trattore con pulispiaggia, è pari a circa 114 mila mq. Intanto, a proposito dell'impianto di trattamento della posidonia e dei rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade che sorgerà a San Marco, il prossimo 6 settembre scadranno i termini per la presentazione delle offerte.

Il bando da 5 milioni di euro è stato presentato dal Consorzio Industriale di Sassari. L'impianto, di potenzialità massima pari a 30.000 t/anno, di cui 10.000 t/anno per i rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale e 20.000 t/anno per la posidonia spiaggiata, consentirà il recupero del materiale inerte dalla frazione di spazzamento stradale con immissione nel mercato dell'edilizia e la separazione della sabbia dai rifiuti spiaggiati, per un successivo ricollocamento negli arenili di provenienza.

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