La Nuova Sardegna

Alghero

Progetto family, la città è capofila

di Nicola Nieddu
Progetto family, la città è capofila

Suggellato ad Alghero l’accordo con la Regione per azioni che agevolino il network dei comuni sardi

11 settembre 2021
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ALGHERO. I comuni sardi amici della famiglia si sono dati appuntamento nella Riviera del Corallo per la prima convention regionale dal titolo “Le politiche familiari come risorsa dello sviluppo locale”. L’incontro, moderato dal giornalista Sergio Nuvoli, ha suggellato l’accordo tra la Regione Sardegna, la Provincia di autonoma di Trento e il Comune di Alghero in quanto capofila del progetto Family. Una firma giunta a conclusione di un percorso di rilancio, nuovo, all'interno del quale c’è l'impegno della Regione sarda di promuovere il network dei comuni amici della famiglia. Il comune di Alghero viene messo al centro di questo network vista l’esperienza maturata. In sostanza la regione sarà impegnata nella promozione di marchi di famiglia, standard famiglia, piani famiglia, distretti famiglia, attingendo dall'esperienza della provincia di Trento, dove la stragrande maggioranza dei comuni hanno ricevuto il marchio «comune amico della famiglia». Il coordinamento nazionale del progetto è curato da Filomena Cappiello e Mauro Ledda. La firma del protocollo d'intesa avvenuta all'interno del convegno “Le politiche di conciliazione, famiglia e lavoro” che ha visto la partecipazione di rappresentanti dei comuni interessati, della regione sarda. L’obiettivo di questo protocollo? «Far maturare una consapevolezza di maggior favore nei confronti della famiglia, in collaborazione e con la partecipazione di tutti gli attori e gli organismi della società civile che costituiscono e rappresentano sul territorio il sistema-famiglia, partendo dall'importante ruolo svolto da parte dell'associazionismo familiare». Alghero, scelto come comune capofila, è stato il primo comune in assoluto in Italia, fuori dal Trentino ad aver ricevuto il marchio «comune amico della famiglia». Era il 2017.

Il “Comune amico della famiglia” deve soddisfare requisiti che riguardano nello specifico: programmazione e verifica, servizi alle famiglie, tariffe, ambiente e qualità della vita, comunicazione. «Il network Family in Italia che il comune di Alghero ha con orgoglio esportato come comune capofila fuori dal Trentino - ha evidenziato ieri pomeriggio Maria Grazia Salaris, assessore comunale ai servizi sociali - permette di tracciare la guida programmatica di ampio respiro nel lungo periodo. Programmare vuol dire non lavorare solo sull’emergenza con fondi ma portare avanti azioni significative. Ed efficaci. Solo così riusciremo a ribaltare la curva della natalità e le risolvete le problematiche occupazionali femminili e la conciliazione famiglia-lavoro. Mettere la famiglia al centro vuol dire lavorare in maniera trasversale e fare rete per dare vita a nuovi progetti».

Venti i comuni sardi aderenti al progetto, tra i quali la città metropolitana di Cagliari e Nuoro. Intanto dalla Regione, il presidente del Consiglio Michele Pais annuncia che «accanto agli incentivi per il Family Audit si inseriscono gli investimenti nel sociale. 120 milioni per la legge 12 e 14 miliardi per il progetto Primi Passi dedicato a nidi e micronidi».

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