La Nuova Sardegna

Alghero

«Un’accademia al Palacongressi»

di Nicola Nieddu
«Un’accademia al Palacongressi»

La giunta comunale individua la struttura incompiuta di Maria Pia come sede dell’Università del mare

18 novembre 2021
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ALGHERO. Continuano le candidature del Comune per intercettare i fondi del Pnrr, attraverso i quali vedere risolte anche incompiute storiche. È il caso del Palacongressi di Maria Pia, che una delibera della giunta Conoci, pubblicata nei giorni scorsi, individua come sede dell’Università del mare. Un luogo accademico per formare specialisti nelle diverse discipline in grado di «conservare il capitale naturale e favorire la crescita della blue economy». Una contestuale attività di ricerca e sperimentazione, svolta di pari passo con la didattica, qualificherebbe Alghero come città dell’innovazione, soprattutto se agirà in rete con il progetto del Polo di design da ubicare nell’ex Cotonificio, con capofila il dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari.

Secondo le previsioni progettuali contenute nella candidatura per ottenere i fondi del Pnrr, la struttura di Maria Pia avrebbe una specializzazione legata al mare e alla transizione ecologica e digitale. Capofila del progetto in questo caso è il centro di ricerca regionale Porto Conte Ricerche, con sede a Tramariglio. Il partenariato di progetto ha al suo interno, oltre il Comune di Alghero, anche la Rete Metropolitana, il Parco di porto Conte, il Politecnico di Torino, l’Università di Sassari col dipartimento di Chimica, la Fondazione Imc Centro marino internazionale di Oristano, l’Enea, il Centro interdipartimentale di Ingegneria e Scienze ambientali dell'Università di Cagliari, e infine l’Autorità portuale della Sardegna.

Il Palacongressi diventerebbe punto di riferimento, catalizzatore e moltiplicatore dei processi di crescita culturale e di innovazione territoriale economica e sociale, imperniati sui temi del mare e della blue economy. La riqualificazione della prestigiosa struttura, progettata negli anni Ottanta, mai di fatto entrata in funzione, ma già degradata, consentirebbe di avere a disposizione uno spazio importante per la ricerca e alta formazione per lo sviluppo di nuove conoscenze e per la gestione dei processi di innovazione e di trasferimento tecnologico in grado di valorizzare, in un’ottica di sostenibilità, le risorse del mare.

Il Palacongressi, per il quale sono già a disposizione 3 milioni di euro regionali, parte dei quali già destinati alla manutenzione delle aree esterne da utilizzare soprattutto come arena per i concerti estivi, diventerebbe un centro polifunzionale di alto profilo, con possibilità di contaminazione e con una stretta collaborazione tra università, centri di ricerca, imprese, società civile e istituzioni. La struttura di Maria Pia una volta riqualificata, pur mantenendo la sua originaria destinazione congressuale, ospiterebbe iniziative di alta formazione universitaria e post-universitaria, convegni scientifici, aule e laboratori per sperimentazioni e applicazioni tecnologiche al servizio del sistema produttivo locale, regionale e internazionale. Sono in molti a chiedersi se sarà la volta buona. Per il momento ci si dovrà accontentare della riapertura dell’anfiteatro per eventi estivi, forse già dal prossimo anno.



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