La Nuova Sardegna

Alghero

Pace fatta con la Soprintendenza

Pace fatta con la Soprintendenza

Arriva l’ok di Billeci per i cartelli in catalano nella villa romana di Sant’Imbenia

15 gennaio 2022
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ALGHERO. Il catalano può essere utilizzato sui cartelli informativi della villa romana di Sant'Imbenia, situata proprio di fronte alla baia di Porto Conte. A comunicarlo è stato il Soprintendente Bruno Billeci, il quale ha accolto la richiesta pervenuta in prima istanza dal sindaco Mario Conoci e successivamente anche dalle associazioni algheresi e della Catalogna, tra cui la Consulta Civica per le politiche linguistiche.

La notizia del nullaosta all'utilizzo del catalano è arrivata ieri con una comunicazione ufficiale da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro: «Nessuna difficoltà a essere favorevole ad una integrazione dei pannelli con il Catalano di Alghero a Sant'Imbenia. Il Soprintendente Bruno Billeci ha comunicato al Sindaco di Alghero Mario Conoci il proprio intento in relazione alla parte informativa dell'area archeologica della villa romana e alla sua fruizione pubblica.

Nello scorso mese di dicembre, il Soprintendente non autorizzò l'uso del catalano di Alghero nella cartellonistica, con tutta una serie di scie polemiche e il conseguente rilievo nel merito da parte del primo cittadino algherese. «Come noto a tutti coloro che hanno collaborato alla redazione dei pannelli – ha scritto il Soprintendente archeologico belle arti e paesaggio nei giorni scorsi – la scelta dell'italiano e dell'inglese era stata concordata per esigenze di celerità visto i tempi fissati e visto il coinvolgimento attivo e fattivo della Soprintendenza». Pace fatta, quindi, con il sindaco Mario Conoci a sua volta prende atto «con piacere che il dialogo fra istituzioni unito al rispetto per i rispettivi ruoli ha portato in questo caso a tutelare tanto un bene archeologico fondamentale per la storia del nostro territorio quanto il patrimonio immateriale rappresentato dal catalano di Alghero, bene altrettanto meritevole di tutela e in quanto identificativo della cultura della nostra comunità. Ringrazio per questo il Soprintendente».(n.n.)



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