La Nuova Sardegna

Alghero

Le fiamme divorano un camper, paura a Fertilia

Le fiamme divorano un camper, paura a Fertilia

Proprietaria del mezzo una famiglia rom che per fortuna in quel momento non si trovava all’interno

19 gennaio 2022
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ALGHERO. Momenti di paura ieri sera a Fertilia quando, intorno alle 20, è andato a fuoco un camper di una famiglia di etnia rom che, ormai da oltre sei mesi, stazionava in uno sterrato a pochi passi da piazza San Marco, meglio nota come “la rotonda”.

Sul posto, dopo l’allarme, sono arrivati i vigili del fuoco che hanno immediatamente domato le fiamme e i carabinieri della stazione di Fertilia insieme a una pattuglia della polizia. Il mezzo andato completamente distrutto era per fortuna vuoto al momento del rogo. O meglio: sembrerebbe che fosse occupato solo dal proprietario che era lì sul posto.

Al vaglio dei carabinieri le sue dichiarazioni sull’accaduto per comprendere l’origine e la dinamica dell’incendio. Il camper era per la verità già disabitato da qualche settimana. E sembrerebbe che la numerosa famiglia che viveva all’interno, da tempo abbia trovato una sistemazione alternativa. Una situazione di disagio sociale piuttosto delicata della quale era informata l’amministrazione comunale, ma sulla quale si stava cercando una soluzione. Anche perché erano numerosi i minori che occupavano il camper in un’oggettiva condizione di degrado sotto gli occhi di tutti visto che il camper era posteggiato nel pieno centro della città di fondazione. La speranza di molti è che ora il problema della famiglia rom venga affrontato dalle istituzioni. Sull’argomento tempo fa aveva posto l’attenzione l’ex sindaco Mario Bruno, protagonista durante la sua amministrazione, della storica chiusura del campo rom dell’Arenosu con collocamento delle famiglie sotto un tetto sicuro. Un percorso di integrazione e scolarizzazione che ha dato nel tempo discreti risultati. Si attende invece ancora la conclusione la bonifica ambientale della pineta che ha richiesto ingenti risorse finanziarie per via della presenza di pericolosi inquinanti.

Sergio Ortu



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