La Nuova Sardegna

Alghero

Un belvedere per la Foradada

di Nicola Nieddu
Un belvedere per la Foradada

Capo Caccia: una balaustra e una passerella per i disabili nel suggestivo costone di fronte all’isoletta

29 gennaio 2022
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ALGHERO. Una tappa obbligata per i turisti in visita nella Riviera del Corallo, E anche per gli stessi algheresi e sardi, è il belvedere sull'isola Foradada che si trova sulla strada che porta a Capo Caccia. Uno dei punti più fotografati in assoluto, soprattutto nelle belle giornate, e al tramonto sono in tanti a recarsi in quel punto per ammirare un tramonto unico in un panorama mozzafiato immersi nella natura incontaminata del Parco di Porto Conte.

D'ora in avanti quel luogo incantato è anche più sicuro grazie alla presenza di una robusta balaustra, oltre che accessibile anche a persone con disabilità grazie al posizionamento di una passerella in legno. Un luogo tanto bello quanto pericoloso ,con gli affioramenti di bianca roccia calcarea che hanno da sempre impedito a molti di poter ammirare il paesaggio, mentre altrettanti temerari pur di fare foto si espongono al rischio di scivolare sulle rocce. L'intervento del Parco rientra nell'ambito del progetto di messa in sicurezza dei sentieri naturalistici del geosito di Capo Caccia finanziato dall'assessorato regionale al lavoro per il tramite dell'Aspal. Balaustra e pedana non saranno però le uniche novità, come anticipa il presidente dell'Ente Parco di Porto Conte, Raimonto Tilloca: «La pedana è uno dei nuovi tasselli della riorganizzazione e razionalizzazione della fruizione dei visitatori dell'intero compendio di Capo Caccia. Oltre alla pedana, infatti, stiamo completando la nuova cartellonistica informativa, l'installazione di un'altra porzione di guard-rail, con un rivestimento in legno, uguale all'esistente; ed è anche in fase di completamento il tracciato segnaletico con picchetti segnavia per il raggiungimento di Cala Inferno e della Grotta dei Vasi Rotti da dove è possibile ammirare altrettanti panorami unici e affascinanti». Sui lavori di messa in sicurezza e accessibilità al belvedere sull'isola Foradada, interviene anche il direttore dell'Ente Parco, Mariano Mariani: «abbiamo trovato una soluzione a un problema che si trascinava da tempo sia sotto il profilo dell'accesso in sicurezza, che di accessibilità a tutti. È stata studiata e realizzata una pedana assolutamente di ridotto impatto, amovibile, semplicemente appoggiata e zavorrata senza alcuna alterazione dei luoghi al solo scopo di governare gli accessi in sicurezza dando la possibilità a tutti di ammirare il paesaggio; in questo modo la fruizione del sito sarà anche più attenta a non arrecare disturbo alle specie e a tutelare gli habitat».

Uun luogo così importante non può restare anonimo, ma potrebbe essere intitolato a qualche importante personaggio legato in qualche modo alla natura e al Parco di Porto Conte. Un nome su tutti potrebbe essere quello della professoressa Franca Valsecchi, illustre ricercatrice algherese scomparsa nel marzo del 2020, docente ordinaria di botanica nella Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Sassari, direttrice dell'Istituto di Botanica dell'Ateneo sassarese e presidente della Società sarda di Scienze naturali e direttrice dello stesso Bollettino. Le ricerche sullo studio della flora e della vegetazione in Sardegna di Franca Valsecchi hanno avuto grande rilievo. A lei si devono importanti studi e la classificazione di specie vegetali e l'individuazione, oltre che della Genista Sardoa Valsecchi ( ginestra della Nurra che porta il suo nome), di rari endemismi presenti proprio nel Parco di Porto Conte. Nel 2013 la studiosa algherese era stata anche premiata con il “Grand Prix Corallo - Scienza e Natura” per il suo fondamentale contributo portato all'istituzione del Parco regionale di Porto Conte.

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