La Nuova Sardegna

Alghero

«Sei mesi di stop per noi sono troppi»

«Sei mesi di stop per noi sono troppi»

I pescatori alla Commissione ambiente: il regolamento è troppo restrittivo

17 febbraio 2022
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ALGHERO. Il blocco della pesca per sei mesi aggrava ancora di più la situazione precaria dei pescatori della piccola pesca artigianale. A dirlo è il rappresentate dei pescatori algheresi Carmelo Mura che martedì sera è intervenuto durante la riunione della Commissione consiliare ambiente. All'incontro era presente una folta delegazione di operatori del settore, invitati dal presidente della commissione Christian Mulas, che da tempo lamentano poca attenzione da parte dei vertici dell'Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana.

Lo stesso rappresentante dei pescatori ha poi evidenziato che «lo stop alla pesca per sei mesi priva i pescatori anche del minimo guadagno dei mesi invernali, quando le condizioni meteo-marine non permettono, alle o imbarcazioni di piccola stazza, la pesca in mare aperto, dovendo "riparare" in specchi acquei più sicuri». Sul fatto che il regolamento vada rivisto concorda anche Mulas: «È evidente che la condizione già critica del comparto dei pescatori e, nello specifico, degli operatori che ci hanno chiesto di essere ascoltati, negli ultimi due anni si sia ulteriormente aggravata in seguito anche alla pandemia che ha portato alla chiusura di ristoranti, hotel, e anche a una minor frequentazione dei mercati da parte dei consumatori». Lo stesso Mulas, che non ha gradito l'assenza dei vertici del Parco, ha annunciato che, in accordo con la presidente della Commissione attività produttive, Monica Pulina, presente all'incontro, e i commissari della Commissione e i rappresentanti dei pescatori, saranno organizzati altri incontri.

Sulla questione pesca sono intervenuti anche i consiglieri comunali di centrosinistra, presenti all'incontro, che chiedono maggior attenzione al comparto pesca: «È stato da subito evidente come gran parte delle tensioni delle scorse settimane siano dovute a una totale mancanza di condivisione nelle scelte. Stabilire le regole è difficile, ma non si può fuggire dal confronto. Si riveda in commissione il regolamento e si avvii un confronto fattivo col Ministero, con l'unità di tutte le forze politiche consiliari». (n.n.)

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