La Nuova Sardegna

Alghero

«Via le installazioni dal centro»

di Nicola Nieddu
«Via le installazioni dal centro»

La Soprintendenza bacchetta Comune e Fondazione: sistemate così deturpano edifici e monumenti

03 marzo 2022
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Via le installazioni artistiche dal centro storico. A ordinarlo è il soprintendente Bruno Billeci che in una lettera indirizzata al sindaco Mario Conoci e al presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu, e, per conoscenza, alla Diocesi di Alghero-Bosa parla di «rimozione immediata di tutte le installazioni presenti nell'area e di tutti i cavi ancorati agli edifici. Si ordina inoltre il ripristino completo, secondo modalità da sottoporre ad autorizzazione dello scrivente, dei danni causati da tasselli e perni inseriti nelle murature per l'ancoraggio de cavi, in particolare, per quanto riguarda il prospetto della cattedrale».

L'ordine di rimozione - prosegue Billeci - riguarda allo stesso modo le installazioni e i cavi ancorati agli immobili tutelati presenti in altre vie del centro storico, mentre, per il mantenimento in modo permanente delle installazioni nelle altre aree monumentali «dovrà essere acquisita specifica autorizzazione». L'ordine è tassativo, i monumenti e il centro storico vanno preservati. Tra l'altro nella stessa lettera, Billeci “bacchetta” gli amministratori algheresi evidenziando che: «se alle installazioni viene riservata la massima cura e attenzione, altrettanto non può dirsi per i numerosi e importanti edifici storici che caratterizzano il centro storico». In pratica quelle installazioni non sono state autorizzate dalla Soprintendenza, che ha il compito di tutelare i beni culturali e del paesaggio.

La prima installazione risale al 2017 in occasione della partenza del 100° Giro d'Italia di ciclismo, quando la città fu addobbata a festa. Proprio da quell'esperienza che ebbe un notevole successo di gradimento da parte di residenti e turisti, oltre che un'attenzione mediatica importante, nacque l'idea di far diventare quell'installazione un qualcosa di permanente e, con studenti e docenti del Liceo Artistico e alcuni artisti locali, furono riproposte negli anni a seguire. Addirittura, le lanterne algheresi, nel 2018, furono prese in prestito dalla città di Pesaro in occasione delle celebrazioni nel 150° anniversario della morte di Gioacchino Rossini.

Il Soprintendente segnala però che le modalità con la quale sono state sistemate le installazioni sono fuori norma: «i cavi sono stati ancorati in modo permanente e incongruo anche agli immobili tutelati e ai principali monumenti, tutto in assenza delle opportune attenzioni e cautele per le strutture vincolate e soprattutto in assenza delle necessarie autorizzazioni previste dal codice dei beni culturali e del paesaggio». In particolare Billeci punta il dito sull'intervento di ancoraggio nella facciata della Cattedrale di Santa Maria, definito «inopportuno e indecoroso. Altrettanto incongrue appaiono tali installazioni rispetto alle architetture catalano-aragonesi e alle facciate neoclassiche cui sono ancorate, tra queste il palazzo del Pou Salit, il palazzo d'A1bis, il Museo diocesano, il Palazzo Serra, il Palazzo Lavagna, il Palazzo Civico, solo per fare qualche esempio limitato all'area di Piazza del Duomo e di Piazza Civica».

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative