Caval Marì, un bando del Comune di Alghero per affidarne restauro e gestione
In mano ai privati lo storico locale potrebbe tornare agli antichi splendori
Alghero Per il Caval Marì è pronto l’avviso pubblico rivolto ad operatori commerciali qualificati, che prevede la riqualificazione e la futura gestione. «Il bando sarà pubblicato una volta approvato il bilancio», conferma il sindaco Mario Conoci, che oltretutto sottolinea le numerose e positive interlocuzioni tra i competenti uffici di Comune, Regione e Demanio dello Stato utili a condurre sino allo sblocco della procedura che permetterà di riportare ai vecchi splendori la storica struttura. «Scelta in linea con i dettati della maggioranza e della giunta – sottolinea l'assessora al Demanio Giovanna Caria – che, all'atto dell'insediamento, ha avviato un più ampio percorso di recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico».
Il Caval Marì, come fanno sapere dagli uffici comunali, risulta formalmente dissequestrato già dall’indomani dell’intervento dei militari del Noe di Sassari, lo scorso mese di gennaio, e restituito nella piena disponibilità del Comune. È quanto prevede l’ordinanza firmata e trasmessa nei giorni scorsi ai competenti uffici comunali dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari. L'immobile di circa 503 metri quadri ubicato sulla passeggiata algherese, da numerosi anni degradato e abbandonato, sarà così totalmente riqualificato. I locali, in tutti questi anni di chiusura, nonostante l’interdizione del Comune con cartellonistica e transenne, sono stati più volte saccheggiati dai vandali, oltre ad essere diventati un ritrovo per tossicodipendenti e senzatetto.
Da gennaio scorso, dopo l'intervento dei carabinieri del Noe, il servizio di guardiania è stato rafforzato così come confermano il sindaco Mario Conoci e l’assessora al Demanio Giovanna Caria. L'immobile sul Lungomare Dante, simbolo della storia turistica della Riviera del Corallo, è sotto controllo anche perché esiste una reale situazione di pericolo. Un locale che, negli anni, ha cambiato diverse gestioni e nomi (El Fuego, Tris Blu, Caligola, Caval Marì tanto per citarne alcuni), e tra gli anni ’50 e ’60 è stato tra i locali di intrattenimento più rinomati quando in Sardegna ancora non era nata la Costa Smeralda. Qui hanno cantato artisti come Mina e Domenico Modugno, sono passate star del piccolo schermo come Mike Bongiorno, Pippo Baudo e Daniele Piombi e del grande schermo che in Riviera del Corallo sono venuti per girare dei film, come gli americani Liz Taylor e Richard Burton o gli italiani Monica Vitti, Walter Chiari, Terence Hill e Nino Manfredi.
Ora, per gli oltre 500 metri quadri sul lungomare Dante, si profila una nuova vita per il quale la scorsa giunta comunale Bruno aveva avviato una manifestazione di interesse con 22 progetti anche di caratura internazionale, che prevedeva il ricorso allo strumento della finanza di progetto per la realizzazione di un articolato e complesso intervento di «Riqualificazione e messa in sicurezza del Bastione Magellano e degli affacci al mare nel tratto Bastione Cristoforo Colombo, Lungomare Dante, Colle Balaguer - Mirador Giuni Russo».