La Nuova Sardegna

Alghero

L’inchiesta

La 51enne trovata senza vita ad Alghero: indagato il suo compagno

di Nadia Cossu
La 51enne trovata senza vita ad Alghero: indagato il suo compagno

Inchiesta per “morte come conseguenza di maltrattamenti”

06 giugno 2023
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Sassari C’è un indagato per la morte della 51enne trovata senza vita nella sua casa di Alghero domenica 28 maggio. A dare l’allarme al 118 era stato il compagno che aveva chiesto l’intervento dei soccorritori lasciando intendere, nella telefonata, che la situazione fosse molto grave. Ed era realmente così dal momento che quando l’ambulanza era arrivata sul posto la donna era purtroppo già morta.

Ed è proprio l’uomo – convivente della vittima – a esser stato iscritto nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Giovanni Porcheddu. L’ipotesi di reato sulla quale il magistrato si è concentrato è quella di “morte come conseguenza di maltrattamenti”. Significa che la Procura sospetta che il decesso della 51enne – che pare fosse malata da un po’ di tempo – possa essere in qualche modo collegato a una condotta non proprio esemplare del suo compagno. Quali siano gli eventuali profili di responsabilità ipotizzati è prematuro saperlo anche perché l’indagine è tutt’altro che chiusa.

Basti pensare che solo due giorni fa il sostituto procuratore Porcheddu ha conferito un incarico collegiale (ai medici Franco Lubinu e Sergio Rassu) perché procedessero all’autopsia. Ma l’esame necroscopico non avrebbe fornito elementi utili a stabilire la causa della morte. Maggiore chiarezza e precisione le si potranno avere dopo gli esiti degli esami di laboratorio sui reperti.

Quegli accertamenti, insieme ad altri approfondimenti investigativi, potrebbero infatti permettere alla Procura di ricostruire sia il quadro clinico della vittima, sia eventuali carenze che potrebbero averlo ulteriormente aggravato.

Ciò che fino al momento è certo è che la donna era già morta quando quella domenica mattina di fine maggio gli operatori del 118 sono arrivati nell’abitazione algherese. Come prevede la prassi in casi di questo tipo, erano stati allertati i carabinieri che avevano subito raggiunto la casa, eseguito i primi rilievi e sentito il compagno. L’informativa era stata quindi depositata nell’ufficio del magistrato di turno che, valutando la necessità di approfondire alcuni aspetti, ha disposto l’autopsia e avviato un’indagine per maltrattamenti.

L’obiettivo dell’inchiesta aperta dalla Procura è quello di sapere se la vittima abbia ad esempio avuto la possibilità di curarsi nell’ultimo periodo o se invece – per via di una trascuratezza legata a circostanze che andranno chiarite – la situazione sia progressivamente peggiorata senza che siano stati adottati gli interventi opportuni. Come cure specifiche che avrebbero potuto anche salvarle la vita.

Gli investigatori in questi giorni hanno sentito anche i familiari della donna ai quali sono arrivati numerosi i messaggi di vicinanza e solidarietà. Specie da parte di chi conosceva bene la 51enne e ne aveva condiviso interessi, confidenze e anche difficoltà.


 

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