Alghero, il presidente del Consorzio: «L’ormeggio gratuito in porto è un danno»
Previsto sino a cinque giorni solo per le banchine Dogana e Sanità
Alghero Il porto di Alghero si conferma tra le destinazioni preferite del turismo da diporto. Se in Sardegna c’è stato un calo di presenze tra il 20 e il 25%, Alghero ha sostanzialmente mantenuto le stesse dello scorso anno. Ma si sono verificate situazioni particolari per quanto riguarda le banchine Dogana e Sanità gestite dal Consorzio del porto con il presidente Giancarlo Piras che venerdì scorso durante la consueta conferenza di fine stagione, ha sottolineato che «per quanto riguarda le banchine Dogana e Sanità, pur mantenendo lo stesso numero di imbarcazioni, c’è stato un calo vertiginoso degli incassi di circa l’80%. Questo a causa del regolamento del nostro porto che prevede l’ormeggio gratuito sino a cinque giorni».
L’ormeggio gratuito sino a cinque giorni è previsto solo per le banchine Dogana e Sanità (senza usufruire di alcun servizio), mentre è a pagamento per tutti gli altri concessionari che – ha aggiunto Piras – hanno lavorato bene questa estate, confermando che il nostro porto resta una meta ambita nel Mediterraneo». Giancarlo Piras punta il dito contro un regolamento che, evidentemente, deve essere rivisto.
«Quello di Alghero – ha concluso il presidente del Consorzio – è un caso unico in Sardegna e quest’estate abbiamo dovuto ospitare, ad esempio, anche tantissimi catamarani, una tipologia che in altri porti occupa e paga due posti barca. Da noi gratis sino a cinque giorni, assurdo».
Durante l’incontro di venerdì al Quarté Sayal, si è parlato anche di Piano regolatore del porto che, come sottolineato dal sindaco Mario Conoci e dall’assessore all’urbanistica Emiliano Piras, «deve essere, e sarà, inclusivo con una crescita armonica e omogenea che non penalizzerà nessuno. Anzi, sarà volto a uno sviluppo generale dell’approdo che non può prescindere anche dalla messa a regime del molo di sopraflutto». Presente all’incontro il presidente del consiglio regionale Michele Pais che ha ricordato i milioni di euro messi a disposizione dalla Regione per progetti di sviluppo del porto algherese, ma anche l’aspetto sociale del porto che, nonostante la vocazione turistica, «deve permettere anche agli algheresi di poter ormeggiare natanti da cinque metri».
Il primo cittadino Mario Conoci ha ricordato che «Alghero è, di fatto, la località maggiore rispetto a una costa est della Gallura dove insistono molti più centri che fungono da attrattori anche per un turismo di altissimo livello e questo, ovviamente, è un ostacolo a uno sviluppo maggiore e massiccio di questa parte della Sardegna che si trova in deficit rispetto all’altra sponda. Nonostante questo – ha aggiunto il primo cittadino – Alghero continua a essere uno dei principali riferimenti per il turismo e non solo».
Infine, il comandante della guardia costiera Biagio Semeraro ha posto l’accento «sulla cordialità nei rapporti» e sull’importanza di mantenere «un buon clima finalizzato a portare avanti le istanze del porto e di tutti i suoi operatori in connessione con la città».