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Cagliari

Coste e cemento, Pigliaru azzera il Ppr di Cappellacci

Coste e cemento,  Pigliaru azzera il Ppr di Cappellacci

Prima giunta operativa: all’ordine del giorno l'urbanistica,  Abbanoa e il piano per l’edilizia scolastica

27 marzo 2014
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CAGLIARI Oggi è il giorno della prima giunta operativa ( non solo più politica) della giunta di Francesco Pigliaru. Con i dodici assessori ormai abilitati alla firma, hanno giurato una settimana fa, l’esecutivo potrà finalmente decidere e potrebbe esserci subito un colpo da novanta: il blocco immediato del contestato Piano paesaggistico. Il Pps. Approvato a ottobre dalla giunta Cappellacci senza il concerto del ministero per i Beni culturali e «reso operativo» dalla stessa giunta di centrodestra qualche giorno prima delle elezioni nonostante mancassero ancora alcuni passaggi tecnici fondamentali: è ormai su un binario morto. Lo è da quando nel primo ordine del giorno dell’era Pigliaru è stato scritto che «la delibera del 14 febbraio 2013 – proprio quella del colpo di mano pre elettorale – sarà annullata con effetto immediato».

La conferma che il passo sarà fatto oggi arriva dall’appena nominato assessore all’urbanistica, Cristiano Erriu: «Lo faremo in regime di autotutela», fa sapere dopo aver ricordato che «sul Piano Cappellacci pende anche un ricorso del ministero e dunque l’intera procedura lasciateci in eredità da chi ci ha preceduto non può restare quella che è adesso». Pigliaru e lo stesso Erriu lo avevano promesso sin dalla mattina dell’insediamento ufficiale della giunta di centrosinistra: «Bloccheremo il Pps» e oggi lo faranno. Ma cancellare solo la delibera di febbraio potrebbe non bastare a fermare «l’entrata in vigore di un Piano che – secondo alcuni – è invece legittimo».

A pensarla così è il presidente regionale di Legambiente, Vincenzo Tiana: «L’esecutivo Pigliaru deve prima annullare la delibera-madre della giunta Cappellacci, cioè quella approvata a Sassari il 25 ottobre 2013, altrimenti è come se cominciasse dalla fine e non dall’inizio di un procedimento che noi e tutte le altre associazioni ambientaliste abbiamo impugnato a suo tempo». Anche per Maria Paola Morittu di Italia Nostra «è indispensabile cassare prima la delibera con cui, a ottobre, la vecchia giunta ha approvato la revisione unilaterale del Piano paesaggistico del 2006, quello della giunta Soru in quei giorni rivisto e corretto da Cappellacci». Sempre secondo Tiana non ci sono dubbi: «Revocare soltanto la delibera di febbraio, peraltro nemmeno pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione, mi pare davvero un errore clamoroso, perché non affronta il problema vero: il Piano Cappellacci è stato partorito non all’inizio di quest’anno, ma nell’ottobre del 2013. Dunque è quella la delibera che la nuova giunta deve revocare per prima e non solo l’ultima di febbraio». L’allarme è lanciato e oggi spetterà al presidente e all’assessore all’urbanistica districare la matassa. Ma una certezza c’è:: in un mondo o nell’altro questa mattina il Pps Cappellacci sarà comunque azzerato, annullato, cancellato.

«È un esordio all'insegna dell'ideologia di una giunta che fin dalla prima riunione inizia a pagare le cambiali politiche firmate al momento della candidatura di Pigliaru, offrendo in segno di gratitudine ai capibastone di partito il nuovo piano paesaggistico, come se fosse un trofeo»: è graffiante il commento dell'ex governatore Ugo Cappellacci all'annuncio dell'inserimento all'ordine del giorno della giunta dell'annullamento delle modifiche al Piano.

Le altre delibere. Dal lungo ordine del giorno della prima riunione operativa è facile capire che la seduta di giunta non sarà breve. Convocata per le 10.30 potrebbe durare fino al tardo pomeriggio. Ad esempio perché il governatore porterà in viale Trento «l’istituzione della struttura tecnica che dovrà coordinare il piano straordinario per l’edilizia scolastica». Nel recente congresso regionale della Cgil, Pigliaru ha fatto sapere di aver recuperato i finanziamenti ed essere pronto «a passare alla fase operativa di uno dei punti fondamentale del programma elettorale con cui abbiamo vinto le elezioni», e oggi ci sarà il taglio del nastro del maxi piano.

Fra gli altri argomenti all’ordine del giorno anche alcuni assestamenti di bilancio proposti dall’assessore alla programmazione Raffaele Paci. Mentre Donatella Spano, assessorato all’ambiente, farà il suo esordio in giunta con la rimodulazione degli ecosportelli provinciale. Paolo Maninchedda (lavori pubblici) proporrà le procedure per «individuare il nuovo amministratore unico di Abbanoa», Carlo Marconi si è dimesso, ed Elisabetta Falchi (agricoltura) 27 milioni per i Consorzi di bonifica. (ua)

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