La Nuova Sardegna

Cagliari

Troppe antenne nel centro abitato, “Il Comune controlli le emissioni”

Troppe antenne nel centro abitato, “Il Comune controlli le emissioni”

Assemini, appello del comitato "ViviAssemini" contro il proliferare dei ripetitori per la telefonia mobile

06 maggio 2014
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ASSEMINI. Troppi i ripetitori per la telefonia mobile che spuntano all'interno del centro abitato. Così il comitato civico ViviAssemini lancia un appello all'amministrazione civica. "Antenne telefonia: il Comune controlli le emissioni e decreti un blocco alla costruzione dei tralicci". Un grido d'allarme per gli ultimi impianti realizzati. "I cittadini infatti sono sempre più preoccupati per l'aumento di installazioni radio-base. Assemini è disseminata di antenne per la telefonia cellulare senza che si siano mai avute sufficienti rassicurazioni sul rischio di inquinamento elettromagnetico – denuncia Gianluca Spada, portavoce del movimento - Senza mettere minimamente in discussione l'utilità della telefonia occorre monitorare le emissioni elettromagnetiche a garanzia della tutela della salute pubblica".

Una richiesta che si replica. "Più volte gli asseminesi sono intervenuti sull'argomento per chiedere maggiori controlli. Nel mese di febbraio del 2012 si costituì anche un comitato spontaneo che attivò una raccolta firme tra i residenti del quartiere di via Asproni, senza ottenere alcuna risposta. A seguito di ulteriori e numerose segnalazioni, invitiamo l'amministrazione comunale ad attivarsi senza ulteriori indugi per attuare una regolamentazione rigorosa delle installazioni; assicurare la pianificazione delle installazioni in contraddittorio con i gestori, le associazioni ed i comitati rappresentativi dei cittadini; provvedere a considerare condizioni di vantaggio per compensare la svalutazione degli immobili a causa della presenza di antenne in aree pubbliche; garantire il monitoraggio costante delle emissioni a tutela della salute pubblica".

Le preoccupazioni si allargano anche per gli effetti sull'ambiente. "Secondo gli studi più recenti anche il Comitato per le ricerche ha evidenziato l'influenza derivante da tali emissioni. L'esposizione anche a bassa intensità di campo può generare un effetto termico nocivo: cancerogenesi, effetti sul sistema immunitario e nervoso. Altri studi hanno dimostrato una stretta correlazione tra la prossimità delle stazioni radio-base e l'insorgenza di tumori maligni, con una crescente prevalenza di cancro soprattutto nei soggetti che vivono a distanze inferiori a 500 metri dai ripetitori".(Luciano Pirroni)

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