Bagarre sulla diretta streaming del consiglio comunale
Sestu, scontro sull’iniziativa degli attivisti M5S con intervento dei vigili urbani
SESTU. Un gruppo di attivisti del Movimento 5 Stelle che riprende la seduta del consiglio comunale. E, all'interno dell'assemblea civica di via Scipione, si scatena il caos. Con il presidente dell'organismo civico Eliseo Zanda costretto a stoppare i lavori, sollecitando l'intervento dei vigili urbani per bloccare gli esponenti dei grillini.
Alcuni dei militanti pentastellati sono stati identificati dalle forze dell'ordine. L'attività del consiglio comunale è poi proseguita, ma la tensione è salita alle stelle con le accuse di Antonio Mura, uno dei capigruppo dell'opposizione, verso il sindaco Aldo Pili e l'assessore Sergio Cardia sulle vicende giudiziarie. E il numero uno dell'assemblea municipale che ha bloccato nuovamente i lavori. Una vera e propria bagarre, insomma.
«Non è possibile riprendere i lavori del consiglio comunale senza un regolamento che disciplini le dirette streaming – ha evidenziato Eliseo Zanda – Non potevo far altro che sospendere la seduta».
In realtà, i pentastellati hanno presentato una petizione sulle videoriprese. Di più: è pronto anche un regolamento che si è arenato nelle commissioni di via Scipione da troppo tempo.
Il termometro del consiglio comunale è poi schizzato vertiginosamente verso l'alto con lo scambio di accuse all'interno della minoranza sulla mozione per la caserma dei carabinieri. Tra i protagonisti dello scontro Antonio Mura – ex candidato del centrodestra – che si è difeso dalle contestazioni. «In realtà la nostra richiesta è stata sul caso delle vicende giudiziarie del primo cittadino Aldo Pili e del vicesindaco Sergio Cardia». Nuova interruzione, con i vigili urbani costretti ad intervenire per riportare la calma all'interno dell'aula. (Luciano Pirroni)