La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, al cpa di Elmas i diciotto algerini sbarcati a Capo Malfatano

Sono stati avvistati da un turista mentre si arrampicavano sugli scogli, raccontano di essere partiti dal porto di Annaba, accertamenti sull'identità e sull'età

03 giugno 2015
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CAGLIARI. Sono stati visitati e si stanno ultimando in queste ore le operazioni di identificazione dei diciotto algerini arrivati in piena notte sulle coste di Capo Malfatano, nel sud Sardegna. I migranti sono stati sentiti dai carabinieri della Compagnia di Carbonia e hanno dichiarato di essere partiti ieri dal porto di Annaba e di aver viaggiato su un barcone fino alle coste meridionali dell'Isola.

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Undici di loro hanno detto di essere minorenni. I militari attendono di conoscere il risultato delle visite mediche per capire se effettivamente il gruppo sia composto soprattutto da minori, oppure se abbiano mentito per evitare l'eventuale espulsione dal territorio. Le loro condizioni di salute sono buone. Tutti sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza di Elmas. La Capitaneria di porto è ancora alla ricerca dell'imbarcazione che gli algerini hanno utilizzato per raggiungere le cose sarde, ma al momento non è stata trovata.

I migranti sono stati rintracciati grazie alla segnalazione ricevuta da un turista che si trovava su un camper e li ha visti arrampicarsi sugli scogli. Quello di oggi è solo l'ultimo degli sbarchi in Sardegna. Sabato scorso erano arrivati al porto di Cagliari, a bordo di una nave militare tedesca che li aveva soccorsi al largo delle coste libiche, 880 migranti tra cui 118 donne e 30 bambini. Tutti sono attualmente ospitati in strutture di accoglienza e alberghi sparsi nella regione. Poche settimane prima, da un'altra nave, ne erano sbarcati altri 210

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