Bracconaggio, il Sulcis ha il record italiano: uccisi ogni anno 125mila uccelli
I dati dell'associazione ambientalista Birdlife International. La Sardegna è settima tra le regioni italiane per la caccia di frodo, ma presenta gravi emergenze. In provincia di Cagliari il 4 per cento dei reati venatori scoperti in Italia
È il Sulcis il territorio italiano dove l’uccellagione miete più vittime nell’avifauna selvatica: circa 125mila uccelli uccisi ogni anno dai bracconieri, soprattutto con trappole, secondo un’anticipazione del report dell’associazione ambientalista internazionale Birdlife International.
Nel bacino del Mediterraneo la cifra arriva a 25 milioni, 5,7 milioni dei quali in Egitto, secondo dati anticipati da Gruppo d’intervento giuridico (Grig), Amici della Terra e Lega per l’abolizione della caccia (Lac).
In base a un altro rapporto, il «Calendario del Cacciatore bracconiere», curato dal Cabs-Committee Against Bird Slaughter in collaborazione con la Lac, in Italia il 78% dei reati è commesso da cacciatori, persone in possesso di licenza di caccia o che l’hanno avuto in un recente passato. La stessa percentuale viene compiuta e scoperta durante la stagione venatoria.
Nella provincia di Cagliari (in particolare nella zona fra Capoterra e Assemini) ricade il 4% dei reati venatori scoperti in Italia, sempre secondo il «Calendario» che passa in rassegna quelli registrati fra il primo febbraio 2014 e il 31 gennaio 2015.
Nella classifica delle Regioni la Sardegna, con il 6%, è preceduta da Campania (18%), Lombardia (16%), Calabria (11%), Sicilia (10%), Puglia (8%) e Toscana (7%).
Nell’isola e nel Friuli Venezia Giulia - riferisce Stefano Deliperi, portavoce di Grig, Lac e Amici della Terra - risulta presente un maggior numero di bracconieri senza licenza di caccia. Ma dalle campagne antibracconaggio organizzate da 18 anni da Lac e Grig emerge che il fenomeno sta diminuendo nel Cagliaritano, anche grazie all’azione di contrasto delle forze dell’ordine, in particolare del corpo forestale regionale e dei carabinieri.