La Nuova Sardegna

Cagliari

Cagliari, rete elettrica: allarme per il trasloco a Torino del centro di controllo

Cagliari, rete elettrica: allarme per il trasloco a Torino del centro di controllo

La Filtecm-Cgil e il consigliere regionale Cesare Moriconi annunciano la mobilitazione sulla riorganizzazione aziendale decisa da Terna contro il parere della giunta regionale e della commissione consiliare alle Attività produttive

26 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il 9 luglio 2015 la quinta commissione (Attività produttive) del Consiglio regionale aveva approvato all’unanimità una risoluzione per impegnare presidente e Giunta regionale a intervenire sul governo per evitare l’attuazione del progetto di Terna che prevede la chiusura del Centro di controllo di Cagliari, da cui dipende l’intera rete elettrica di alta tensione della Sardegna, con il trasferimento delle funzioni a Torino.

«Sinora nessuno si è mosso: nè la dirigenza nazionale di Terna e neppure il governo», denunciano Giacomo Migheli e Alberto Piras della segreteria regionale della Filtecm-Cgil, pronti a concordare con gli altri sindacati di categoria iniziative unitarie di mobilitazione. «Riteniamo che si renda opportuno un intervento ulteriore della Giunta».

«Nel frattempo Terna prosegue secondo le previsioni del proprio piano di ristrutturazione aziendale, ignara della particolare situazione isolana e degli incontri avvenuti in commissione a Cagliari e tra l’assessore dell’Industria e vertici di Terna a Roma», aveva avvertito qualche giorno fa il consigliere regionale del Pd Cesare Moriconi, dalla cui interpellanza era scaturita poi la risoluzione approvata dalla quinta commissione.

«Da luglio - ricorda Moriconi, che si dice pronto a nuove iniziative politiche - si attende che il ministero convochi un incontro tra le parti (Terna, governo e Regione) per scongiurare l’ennesimo danno nei confronti dell’isola, che già paga un prezzo altissimo in termini di mancata continuità territoriale, energia, infrastrutture, servizi, attività d’impresa e industriali»

. «La rete elettrica sarda non può essere gestita dal Piemonte (insieme all’intera rete del nordovest d’Italia)», sostengono Migheli e Piras, ricordando le proteste con cui tutte le organizzazioni sindacali di categoria hanno accolto il progetto della società, che gestisce la rete nazionale di trasmissione dell’energia elettrica, di chiudere il Centro di controllo di Cagliari e trasferire le funzioni a Torino. «Probabilmente Terna punta al solo risparmio economico, mettendo in secondo piano le garanzie di tenuta in sicurezza della Rete sarda».

In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative