La Nuova Sardegna

Cagliari

Saline Conti Vecchi: accordo Fai-Syndial per il rilancio culturale ed economico

La conferenza stampa alle saline Conti Vecchi (foto Mario Rosas)
La conferenza stampa alle saline Conti Vecchi (foto Mario Rosas)

Il complesso nella laguna di Santa Gilla ristrutturato dall'Eni con un investimento di 60 milioni di euro sarà aperto al pubblico nella primavera 2017 e al Fondo per l'ambiente italiano verrà affidata la gestione: l'intesa durerà dieci anni

30 marzo 2016
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ASSEMINI. Un intervento per realizzare un recupero ambientale delle vecchie saline Conti Vecchi, che si estendono per circa 2.700 ettari alle porte di Cagliari, all’interno di una moderna struttura produttiva in fase di ristrutturazione e rilancio. È quanto prevede l’intesa tra la "ing. Conti Vecchi Spa" controllata dal 100% dalla Syndial e quindi dall’Eni e il Fai (Fondo ambiente italiano).

Il programma prevede uno stanziamento di un milione e mezzo di euro per la riqualificazione storica e ambientale dell’area, la partnership durerà dieci anni.

Per il Fai - è stato sottolineato stamane nel corso di una conferenza stampa negli stabilimenti della Conti Vecchi - rappresenta la prima esperienza di gestione sinergica in un progetto di valorizzazione culturale di un sito produttivo la cui apertura al pubblico è prevista nella primavera del 2017.

«Il progetto», ha sottolineato l’amministratore delegato della Syndial, Giovanni Milani, «si inserisce in una più importante scommessa per rendere economica una scelta dove per la prima volta si valorizza un contesto produttivo e insieme un’area di valore ambientale e museale, fatto che rende unica questa partnership tra Syndial e il Fai. L’iniziativa serve anche a sottolineare», ha precisato, «la volontà di continuare un rapporto con la Sardegna dove vogliamo rimanere in modo sostenibile anche per dare un esempio e un contributo ad altre società». Milani ha voluto sottolineare «la sostenibilità economica e sociale» di un programma di intervento «inserito in un tessuto turistico importantissimo in un contesto ambientale di particolare rilievo».

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Le saline Conti Vecchi, entrate in esercizio nel 1931, si estendono in una vasta superficie nei comuni di Assemini, Capoterra e Cagliari e sono integrate in uno stabilimento industriale per il quale è stato praticamente completato un progetto di riqualificazione industriale con un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro.

È previsto inoltre un programma di riqualificazione del personale. Attualmente nello stabilimento vicino a Cagliari lavorano 115 operai diretti, 200 dell’indotto, 80 per la manutenzione, 100 per gli investimenti e altri 20 per la logistica. «Mentre prima - ha spiegato Francesco Papate ad della Saline Conti Vecchi - il sale era spesso impiegato ad uso interno, oggi ha invece come punto centrale il mercato alimentare del centro Italia con forniture ad alcune delle principali aziende italiane».

L’intervento del Fai, finanziato dall’Eni, prevede la riqualificazione del restauro degli immobili storici - ha spiegato il vice presidente esecutivo del Fondo ambiente italiano, Marco Magnifico - e la gestione dell’area che sarà valorizzata con la realizzazione di percorsi naturalistici per turisti e scolaresche. Tra gli interventi di rilievo la completa riqualificazione della vecchia direzione con percorsi e aule didattiche che ricostruiranno la storia delle vecchie saline, e un trenino elettrico che porterà i visitatori a compiere un giro nell’area delle saline. Sono previsti circa 15mila visitatori all’anno e saranno ricevuti dalla struttura nella quale saranno assunte 4 persone. Il percorso gestito dal Fai sarà aperto per dieci mesi all’anno per offrire diversi itinerari di visita che - è stato sottolineato - possano valorizzare la dimensione culturale e naturalistica del sito habitat naturale di oltre 36mila esemplari di uccelli acquatici di 50 specie diverse, in particolare di fenicotteri rosa. L’area, sito Ramsar, è stata classificata come zona di protezione speciale dalla Ue e anche "important bird area".

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