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Cagliari, medici e funzionari favorivano alcune rivendite di sedie a rotelle: 14 indagati

Cagliari, medici e funzionari favorivano alcune rivendite di sedie a rotelle: 14 indagati

L'inchiesta della Procura della Repubblica è nata tre anni fa da una denuncia presentata a Carbonia, ma gli accertamenti si sono estesi anche al capoluogo

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CAGLIARI. Non si conoscono ancora i nomi dei 14 indagati dalla Procura di Cagliari nell'ambito dell'Operazione Seggiolone, l'inchiesta aperta nel 2013 dopo una denuncia presentata dalla Asl di Carbonia. Si tratta di medici, dipendenti Asl, malati e imprenditori. Sono accusati a vario titolo di corruzione e comparaggio. Il giro di corruzione, secondo gli inquirenti, ruota attorno al mercato delle sedie a rotelle, letti ortopedici e altri ausili per disabili.

L'indagine è rimasta a lungo segreta perché gli investigatori - coordinati dal pm Enrico Lussu - stavano effettuando accertamenti anche con l'ausilio di intercettazioni ambientali e telefoniche. Gli indagati non provengono solo dal Sulcis: le indagini dei carabinieri della Compagnia di Carbonia, coordinati dal capitano Giuseppe Licari, hanno raggiunto Cagliari e altri centri dell'Isola, scoprendo un giro di regali e benefit assicurati a medici in cambio di «consigli pilotati» ai pazienti che venivano indirizzati in alcune rivendite di sedie a rotelle.

Inoltre, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, le attività finite nel mirino della Procura facevano anche affari d'oro: gli ausili per disabili sono già costosi (tutti pagati dal sistema sanitario nazionale), ma i militari avrebbero scoperto che venivano anche prescritti optional non necessari che facevano lievitare il prezzo. I nomi degli indagati si conosceranno solo quando cadrà il segreto istruttorio con l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.

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