La Nuova Sardegna

Cagliari

Clan mafioso nigeriano, tutti col permesso di soggiorno umanitario

La conferenza stampa in questura (foto Mario Rosas)
La conferenza stampa in questura (foto Mario Rosas)

Coprivano traffici di droga e tratta di esseri umani con attività di facciata quali chiedere l'elemosina

21 novembre 2018
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[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.17484467:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2018/11/21/news/droga-e-prostituzione-sgominato-un-clan-mafioso-nigeriano-a-cagliari-1.17484467]]CAGLIARI. Erano quasi tutti in possesso di un regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari i nigeriani fermati dalla polizia di Cagliari perché appartenenti a un clan mafioso specializzato nel traffico di droga e nella tratta di esseri umani. Risultano entrati in Italia da almeno tre anni. In pochi avevano un lavoro, e se l'avevano era saltuario.

La maggior parte faceva credere di vivere di espedienti: alcuni componenti dell'organizzazione controllati dagli investigatori nei mesi che hanno preceduto gli arresti, sono stati segnalati davanti a bar e supermercati mentre chiedevano l'elemosina. Altri per aver picchiato una connazionale che aveva "occupato" il posto della questua assegnato a un'altra nigeriana.

Il processo per l'aggressione era stato pagato direttamente dal clan, che poi però aveva duramente rimproverato l'affiliato per la sua platea reazione che aveva finito per attirare l'attenzione delle forze dell'ordine.

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