La Nuova Sardegna

Cagliari

Discarica abusiva scoperta dalle fiamme gialle a Quartu

Discarica abusiva scoperta dalle fiamme gialle a Quartu

Gli uomini del reparto aeronavale denunciano tre persone

16 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





QUARTU. Una discarica abusiva di circa un ettaro, con veicoli rottamati e oltre 50 tonnellate di rifiuti vari, compresi nocivi e pericolosi, è stata individuata e posta sotto sequestro dai finanzieri del Reparto operativo aeronavale di Cagliari. L’operazione è stata compiuta nell’ambito del piano di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti.

Giunti sul posto, in un’area campestre alla periferia della città, i militari hanno constatato la presenza di tonnellate di rifiuti pericolosi e non, tra i quali veicoli in evidente stato di abbandono, componenti elettriche e rifiuti ferrosi, riuniti in cumuli a diretto contatto con il terreno ed esposti all’azione degli agenti atmosferici. Inoltre, è stata riscontrata la presenza di molteplici residui di rifiuti inceneriti, frutto dell’improvvisato smaltimento per combustione eseguito direttamente a terra, sedimentati in più strati, a testimonianza della reiterazione nel tempo di tali pratiche illecite, contro ogni principio di tutela della salute e dell’ambiente. I responsabili non sono stati in grado di presentare le autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti, in quanto mai rilasciate dalle autorità competenti.

Al termine delle operazioni, le fiamme gialle hanno deferito alla autorità giudiziaria le tre persone che gestivano la discarica, responsabili del reato di “abbandono o deposito in modo incontrollato, stoccaggio e smaltimento sul suolo di rifiuti speciali pericolosi”. L’area sequestrata dovrà essere smaltita legalmente e risanata dai responsabili e su delega della magistratura la Guardia di Finanza seguirà direttamente tutte le fasi relative alla bonifica delle aree interessate.(luciano onnis)

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative