La Nuova Sardegna

Cagliari

Nonna Emanuela Farci, 107 anni di lavoro e di tifo per il Cagliari

Gian Carlo Bulla
Fiori per nonna Emanuela
Fiori per nonna Emanuela

Il compleanno della ultracentenaria nominata socia onoraria del club rossoblù che plaude alla scelta di Giulini di arruolare Zenga come allenatore: "Ha motivato la squadra"

02 luglio 2020
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MARACALAGONIS. E’ senza ombra di dubbio la più anziana tifosa del Cagliari. E’ nata 7 anni prima della fondazione della società rossoblu. Fan di Gigi Riva, che vorrebbe incontrare di persona, in occasione del centosettesimo compleanno ha ricevuto la tessera di socio onorario del Cagliari calcio del quale ricorda a memoria la formazione che nella stagione 1969-70 ha vinto lo scudetto: Albertosi, Martiradonna, Zignoli, Tomasini, Niccolai, Cera, Domenghini, Greatti, Gori, Nenè, Riva.. Emanuela Farci, ultimogenita dei cinque figli messi al mondo da Angela Cabras e Agostino, contadino e proprietario terriero, è nata a Maracalagonis il 30 giugno 1913, lo stesso giorno in cui è nato Mario Sequi, attore di teatro, regista (primo film nel 1948 L’Isola di Montecristo) e sceneggiatore cagliaritano.

L’ultracentenaria ha frequentato con profitto la quarta elementare acquisendo una bellissima calligrafia sia in corsivo che in stampatello che mostra con orgoglio. Nella seconda infanzia ha imparato e ha incominciato a realizzare manufatti (cestini) di tutte le dimensioni “su strexu de fenu” utilizzando giunco, fieno e broccato (s’impanna), che venivano portati in dote dalle spose, arte e passione trasmessale dalla madre, che ha coltivato sino a una ventina di anni fa. “Li ho preparati –racconta - per decine di ragazze di Maracalagonis e non solo”.

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Nel 1932 si è sposata con Augusto (Agostino) Sunda, un operaio della società “Telefonica Tirrena” (Te.Ti). Dopo il matrimonio, celebrato a Maracalagonis nella chiesa parrocchiale della Santissima Vergine degli Angeli, si è trasferita a vivere a Quartucciu, paese del quale era originario il marito. Nonna Emanuela ha messo al mondo 7 figli dei quali sei sono ancora viventi: Angela (88 anni, la più grande), Stefano, Tonino, Franco, Anna, Giuseppe (Peppineddu , 63 anni, il più piccolo). Il terzogenito Adolfo è deceduto il 16 febbraio 1998 il giorno del compleanno di Roberta, una dei diciassette nipoti, con la quale da diversi anni vive e si prende cura di lei insieme alla badante Herminia. Nonna Emanuela oltre ad accudire la famiglia e a realizzare i manufatti di “strexu de fenu” è riuscita anche a trovare il tempo da dedicare alla coltivazione di zafferano ed ortaggi, all’allevamento di animali da cortile per uso famiglia, alla panificazione. La neo centenaria per diversi anni ha assistito il marito Augusto gravemente ammalato, deceduto nel 1986. L’ultracentenaria è sopravvissuta all’influenza spagnola, la pandemia che tra il 1918 e il 1920 ha provocato nel mondo milioni di morti. A fine febbraio si è “buscata” una brutta bronco polmonite che la ha ridotta in fin di vita. Si è miracolosamente ripresa dopo che don Ignazio Siriu, il parroco della chiesa di San Giorgio, le ha somministrato l’estrema unzione. Da allora non cammina più e se ne rammarica perché non può più ballare la maccarena con la nipote Roberta. Per il 107 compleanno tra i primi a farle gli auguri oltre ai figli, alle nuore e ai generi, i nipoti, e i 24 pronipoti, di cui 2 di seconda generazione, il sindaco di Quartucciu Pietro Pisu, l’assessore alle politiche sociali Maria Grazia Fois, il dottor Valter Vaccargiu, medico di famiglia, e Elio Paderi presidente del circolo della terza età di Quartucciu. Nonna Emanuela si augura che il Cagliari conquisti un ottimo piazzamento. “Il presidente Giulini- afferma- ha fatto bene ad esonerare Rolando Maran e a sostituirlo con Walter Zenga che è riuscito a motivare il gruppo”.

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