La Nuova Sardegna

Cagliari

Arbus, mare sicuro con 21 bagnini e norme anti-Covid

Luciano Onnis
Arbus, mare sicuro con 21 bagnini e norme anti-Covid

Resteranno in servizio fino al 30 agosto

06 luglio 2020
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ARBUS. Una squadra di 21 bagnini vigileranno sui bagnanti in sette postazioni fisse sulle spiagge di altrettante località balneari nei 47 chilometri della costa arburese. Sono entrati in servizio il primo luglio e ci rimarranno fino al 30 agosto, tre operatori per ogni postazione. In questa stagione, oltre a provvedere al salvamento in mare, i ventuno “angeli del mare”, fra cui ci sono anche cinque ragazze, avranno anche un compito insolito e che va oltre le loro dirette competenze: far rispettare in spiaggia e in acqua le norme sul Covid-19. Niente assembramenti e atteggiamenti che le disposizioni sanitarie vigenti non consentono. Nel periodo precedente alla presa di servizio, lo staff dei baywatch della "Sandalian Sea", di cui è coordinatore Alessio Carreras assieme al suo vice Matteo Melis, ha seguito uno specifico corso di formazione sulle disposizioni di protezione in materia di coronavirus nel soccorso ai bagnanti che hanno corso pericolo in acqua.

Prima di tutto niente respirazione bocca a bocca, ma l’uso di respiratori (i cosidetti palloni- ambu, una sorta di pompa con maschera facciale) per l’erogazione di ossigeno al bagnante con problemi di respirazione per asfissia. In ogni torretta, assieme agli altri strumenti di soccorso (sagole, salvagenti, tavole da surf, pattino, materiale sanitario), è a disposizione il liquido igienizzante per le mani e il vademecum anti Covid.

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«Dobbiamo riconoscere che finora i bagnanti sono stati esemplari nel rispettare le norme sul distanziamento – dice il vice coordinatore di bagnini, Matteo Melis, in servizio nella postazione di Pistis -, tutti ad almeno un metro l’uno dall’altro e gli ombrelloni a debita distanza, sia quelli nello stabilimento che i privati. Anche quando in spiaggia si ritrovano in gruppetti, come ad esempio fra i giovani o nuclei familiari diversi, stanno distanti fra loro. Credo che tutti abbiano capito il momento e che rispetteranno le regole». Diversamente i bagnini, che non hanno potere di applicare sanzioni ai trasgressori, potranno segnalarli ai vigili urbani in servizio in sei località della costa, oppure chiedere l’intervento di carabinieri e agenti del Corpo forestale. Le spiagge in cui sono dislocate le torrette con servizio di salvamento sono quelle di Scivu, Piscinas, Portu Maga, Gutturu de flumini, Funtanazza, Torre dei Corsari (la novità di questa estate) e Pistis. Ai bagnini del servizio comunale, andranno ad aggiungersi quelli degli stabilimenti privati, con i quali c’è sempre stata piena collaborazione.

Per attivare il salvamento a mare, il Comune spenderà, potenziandolo notevolmente, 157mila rispetto ai 70mila dello scorso anno: 32mila sono stati dati dal ministero dell’Interno, 37 dalla Regione. Il Comune, con l’attivissima assessora al Turismo Annita Tatti, ha predisposto per questa estate un progetto “Spiagge sicure” come non si era mai visto in passato. Una postazione di salvamento in più e l’assunzione di sei vigili urbani temporanei addetti esclusivamente alle marine. Avranno anche il compito di accertare che per ogni ombrellone siano garantiti 10 metri quadrati e che ci sia un metro e mezzo fra gli asciugamani distesi sulla sabbia e fra lettini e seggioline. "Per le spiagge di Arbus non ci saranno sicuramente problemi a far rispettare le distanze - dice l'assessora Annita Tatti -, la loro vastità consente a tutti di poter godere del mare in piena sicurezza Covid-19. Le nostre spiagge sono un punto di forza per prevenire il virus, i bagnanti hanno tutte le possibilità di questo mondo per non assembrarsi".

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