La Nuova Sardegna

GONNOSFANADIGA. Una banda di ladri seriali che ha agito per almeno un anno nella provincia e nell’hinterland di Cagliari, mettendo a segno numerosi colpi anche di una certa rilevanza, è stata individuata e assicurata alla Giustizia dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Villacidro, coordinati dal maggiore Andrea Cassarà, comandante la Compagnia. A conclusione di indagini abbastanza complesse e del rapporto presentato dagli investigatori, la Procura di Cagliari ha spiccato un provvedimento di detenzione cautelare in carcere per Mosè Casula, 52 anni di Gonnosfanadiga, e Mauro Mario Pedone, 29enne di Quartu già detenuto per altri reati, mentre ad Andrea Casu, 33enne di Villamassargia, è stato comminato l’obbligo di dimora nel suo paese. Sono tutti e tre con precedenti giudiziari. Adesso sono accusati di associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione e riciclaggio.

Le indagini sono iniziate nel gennaio del 2019 da parte del Norm di Villacidro, dirette dal maresciallo Pasquale Laisa. I militari, grazie ad accertamenti tecnici svolti dal Lid (laboratorio informatico distrettuale) sul telefono cellulare di uno degli indagati, alle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza presenti in alcuni obiettivi colpiti dalla banda e a numerosi e complessi riscontri svolti nell’attività investigativa. E’ risultato che Pedone era la mente e l’organizzatore dei colpi, mentre Casula e Cau gli esecutori materiali dei furti, compiuti dopo accurati sopralluoghi e la messa fuori uso di dispositivi d’allarme.

Questo il lungo elenco che ha visto, secondo le indagini dei carabinieri, coinvolti i tre ladri seriali: il 29 novembre 2018 tentato furto in un “Compro Oro” di Quartu, fallito per l’inaspettato arrivo dei carabinieri della cittadina campi danese; il 6 gennaio 2019 furto nel bar “Fratelli Piras” a Cagliari con un bottino di 965 euro; sempre il 6 gennaio 2019 furto al supermercato Sidis di Monserrato, impossessandosi di 1.415 euro in contanti, più numerose bottiglie di alcolici; il 10 gennaio colpo al circolo privato “Impari” di Sanluri, bottino 1.500 euro; il 12 gennaio furto al “Cogar Coffè Bar” di Villasor, dove avevano rubato 5.960 euro in contanti, denaro contenuto in quattro videopoker, un cambia monete e nel registratore di cassa. Nelle indagini è finito anche il riciclaggio e la ricettazione di diversi monili d’oro provenienti da un furto in una abitazione di Selargius, con la partecipazione di un quarto malvivente che si occupava di piazzare la refurtiva in diversi “Compro Oro” operanti in comuni differenti della provincia.