La Nuova Sardegna

Cagliari

Trascina la compagna per i capelli e la minaccia con un coltello: arrestato a Quartu

Luciano Onnis
Trascina la compagna per i capelli e la minaccia con un coltello: arrestato a Quartu

Un nigeriano 30enne affiliato alla “Calypso Nest”, la cellula cagliaritana degli Eiye, l’associazione criminale finalizzata alla tratta di esseri umani, sfruttamento della prostituzione e traffico di sostanze stupefacenti

17 novembre 2020
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QUARTU. Gli agenti della squadra volanti del Commissariato sono arrivati proprio nel momento in cui l’aguzzino stava trascinando la compagna per i capelli e nell’altra mano brandiva un coltello minacciando di usarlo. Un nigeriano di 30 anni, che da tempo vessava e usava violenza nei confronti della compagna, è stato arrestato per maltrattamenti. Oltre i numerosi precedenti di polizia a carico del soggetto, il giovane risulta essere uno degli affiliati alla “Calypso Nest”, la cellula cagliaritana degli Eiye - l’associazione criminale finalizzata alla tratta di esseri umani, aggravata dallo sfruttamento della prostituzione e traffico di sostanze stupefacenti - che era stata sgominata dalla squadra mobile di Cagliari nel 2018 grazie ad un’indagine coordinata dalla Dda di Cagliari. Il 30enne nigeriano era stato destinatario di un provvedimento di fermo.

Ieri sera 16 novembre sono stati i vicini di casa a chiamare il 113 sentendo le grida della compagna del nigeriano: la poveretta, che aveva cercato di difendersi scappando in strada, veniva strattonata e tirata per i capelli dal compagno che contro la sua volontà cercava di farla rientrare in casa, brandendo con l’altra mano un coltello da cucina. Sono intervenuti immediatamente i poliziotti delle Volanti del commissariato di Quartu che hanno fermato il nigeriano e appurato che la ragazza era vittima, da diversi anni e costantemente, di aggressioni e violenze, fisiche e psicologiche, così come di minacce di morte anche attraverso l’uso di coltelli.

Utili per la ricostruzione dell’intera vicenda sono state soprattutto le testimonianze dei vicini di casa della coppia, i quali da tempo assistevano ai maltrattanti e che spesso essi stessi erano oggetto di minaccia da parte del giovane. Quando gli agenti sono intervenuti l’aggressore era in palese stato di ubriachezza e si è scagliato contro gli stessi operatori, che a stento sono riusciti ad immobilizzarlo e a portarlo in Commissariato. E’ stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale e condotto nel carcere di Uta.

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