La Nuova Sardegna

Cagliari

Da Mandas, Siurgus Donigala e Nurri no alla discarica delle scorie nucleari

Gian Carlo Bulla
Da Mandas, Siurgus Donigala e Nurri no alla discarica delle scorie nucleari

09 gennaio 2021
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MANDAS. Prosegue la mobilitazione per impedire in Sardegna lo stoccaggio delle scorie radioattive. Questa mattina 9 gennaio nel sito archeologico di “Santu Sidduru”, una delle aree ritenute potenzialmente idonee per ospitare il deposito, al confine tra i comuni di Mandas, Siurgus Donigala e Nurri, si sono riuniti in seduta congiunta, i consigli comunali dei tre paesi che hanno deciso di ribadire la loro più totale contrarietà.

La netta opposizione è stata espressa ieri pomeriggio 8 gennaio anche dai sindaci di Albagiara (Marco Marrocu), Assolo (Giuseppe Minnei), Mogorella (Lorenzo Carcangiu), Siapiccia (Raimondo Deidda), Usellus (Fabrizio Cao), Villa Sant’Antonio (Fabiano Frongia), che fanno parte della provincia di Oristano, e da quelli di : Genuri (Danilo Piras), Gergei (Rossano Zedda), Guasila (Paola Casula), Las Plassas (Ernesto Nocco), Mandas (Umberto Oppus), Nuragus (Giovanni Daga), Nurri (Antonello Atzeni), Ortacesus (Maria Carmela Lecca), Pauli Arbarei (Emanuele Cadeddu), Segariu (Andrea Fenu), Setzu (Francesco Cotza), Siurgus Donigala (Antonello Perra), Tuili (Andrea Locci), Turri (Martino Picchedda), Ussaramanna (Marco Sideri), Villamar (Fernando Cuccu) che fanno parte della provincia del Sud Sardegna.

Secondo “la carta nazionale del “Cnapi” alcune aree appartenenti a questi 22 comuni sono potenzialmente idonee a ospitare il deposito delle scorie radioattive. Alla riunione autoconvocata, svoltasi nell’ex convento di via Tuveri, hanno partecipato anche la deputata Romina Mura, l’assessore regionale alla difesa dell’ambiente Gianni Lampis e il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana. Per ill presidente dell’Anci la contrarietà dei sindaci è “motivata da ragioni politiche e generali, da motivazione oggettive legate ai luoghi che amministrano per le caratteristiche sociali, economiche, ambientali, paesaggistiche ed archeologiche e perché il “modello di sviluppo” che hanno scelto è incompatibile col deposito nazionale delle scorie”.

Il presidente dell'Anci Deiana ha convocato, intanto, per mercoledì 13, a Cagliari, l’assemblea plenaria dei sindaci dei 377 comuni della Sardegna.

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