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Il comizio elettorale

Giorgia Meloni a Cagliari: “L’Italia è messa male, spiegheremo le scelte impopolari”

Giorgia Meloni a Cagliari: “L’Italia è messa male, spiegheremo le scelte impopolari”

Contestazioni e disordini ai margini del palco in piazza del Carmine dove la leader di Fratelli d’Italia ha tenuto un lungo discorso. Elogi per il sindaco Paolo Truzzu e le diverse ricette per immigrazione, energia e lavoro. Botta e risposta con un esponente della comunità Lgbt

02 settembre 2022
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Cagliari Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia ha tenuto il suo atteso comizio a Cagliari e non sono mancati contestazioni e disordini nel lato più lontano dal palco allestito in piazza del Carmine. Slogan e cori in sardo di gruppi indipendentisti: "Fuori l'Italia dalla Sardegna" e "Siamo tutti antifascisti",due persone che sono state portate in Questura.

Per il resto Giorgia Meloni ha parlato a tutto campo, cominciando dal governo caduto: "Nei 15 mesi del governo Draghi il debito pubblico è aumentato, l'Italia è fanalino di coda in molte classifiche. Non verrò a dire che faremo miracoli, ma faremo quello che stiamo promettendo. Sul lavoro la soluzione non è il reddito di cittadinanza: è una misura culturalmente sbagliata, vuol dire ai ragazzi di stare a casa. E invece abbiamo bisogno dei giovani. Non avremo sempre i soldi per dare il reddito di cittadinanza. Alla fine diventa un futuro povero. Le stesse risorse vanno messe sulle assunzioni. Il lavoro non si crea per decreto. Non bisogna mettere i bastoni tra le ruote delle aziende". 

Sul sindaco di Cagliari: "Il territorio nazionale racconta una bella cosa. Sono fiera del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu per il lavoro svolto. Chi fa il sindaco davvero ha il sogno di passare dopo vent'anni nella sua città a vedere che ha lasciato un segno. La classe dirigente di Fratelli d'Italia è straordinaria. La nostra classe dirigente è fatta di persone che si son fatte tutta la trafila per avere il consenso - prosegue - non abbiamo vinto ancora niente ma i dati dicono che potremmo governare col centrodestra e questo produce nervosismo."

Se il centrodestra andrà al Governo "diremo cosa si può fare e faremo quello abbiamo promesso e quando dovremo prendere misure impopolari spiegheremo perchè dobbiamo prenderle, nell'interesse della nazione". 

Non è mancato il fuori programma: appena salita sul palco in piazza del Carmine a Cagliari Meloni è stata avvicinata da un giovane con la bandiera arcobaleno che le ha chiesto di garantire i diritti delle persone Lgbt+. Meloni ha raccolto il messaggio dicendo di rispettare "il coraggio delle persone che rivendicano quello in cui credono. La democrazia è bella per questo - ha affermato - che ognuno può dire quello che vuole, quello che non funziona e dove non si deve di impedire agli altri di dire quello che vogliono e non pensare che l'altro fa schifo, ma che le cose importanti sono le idee. Ma - ha chiarito - consentiteci di avere gli stessi diritti del resto del genere umano".

Sull’immigrazione: “Le immagini che arrivano dall'Ucraina ci raccontano di donne e bambini che scappano dalla guerre, un'immagine molto diversa da quelle a cui siamo abituati. Sono state date possibilità a chi non scappava da nessuna guerra. L'immigrazione di massa è voluta dalla sinistra perché ci dicono che gli immigrati faranno i lavori che non vogliamo più fare, ma è falso, il concetto di Letta è quello delle piantagioni di cotone. Ma questa immigrazione favorisce i grandi industriali per abbassare il costo del lavoro, è il nuovo schiavismo. In Italia devono entrare con la garanzia di avere una vita dignitosa".

E sul gas: "Il tetto al prezzo del gas è la misura più utile, ma non lo vogliono Olanda e Germania. La sinistra su questo non dice nulla. L'Italia deve difendere il suo interesse nazionale".

Sul lavoro: "La proposta di FdI è più assumi meno paghi. Perché assumere oggi deve convenire, devi incentivare al lavoro e ad assumere. Il salario minimo è uno specchietto per le allodole, il vero problema è che la tassazione in Italia è al 47%". 

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