La Nuova Sardegna

Cagliari Sono state 17 le vite umane perse in mare quest’estate lungo i circa 900 chilometri di costa che ricadono, da Arbatax a Bosa, nella giurisdizione della Capitaneria di porto-Guardia costiera di Cagliari. Oltre 11mila i controlli eseguiti, 155 le persone salvate in 89 soccorsi, 188 illeciti rilevati: sono questi i numeri del report sull’operazione Mare Sicuro, iniziata a metà giugno e conclusa il 18 settembre scorso. La Guardia costiera ha utilizzato 50 militari, 30 unità navali, oltre 20 mezzi terrestri, due elicotteri AW 139 “Nemo” della 4ª Sezione Elicotteri della Guardia Costiera di Decimomannu, più gli specialisti del 4° Nucleo Subacquei.

La task force ha effettuato perlustrazioni in mare, controlli in spiaggia e presidiato le coste dal cielo con gli elicotteri per garantire la sicurezza dei bagnanti e il rispetto delle norme che regolano la navigazione e la permanenza in spiaggia. Secondo l'analisi della Direzione Marittima di Cagliari, questa estate c’è stata una maggiore affluenza di bagnanti e diportisti che “grazie all’attività di prevenzione e sensibilizzazione – come spiegano in Capitaneria -, non si è tramutata in un aumento degli illeciti rilevati”.

Purtroppo rimane alto il numero delle vittime: ben 17 nel corso dell'estate, tra questi ci sono anche i cinque migranti morti nel naufragio mentre tentavano di raggiungere le coste della Sardegna a fine agosto. Le altre 12 vittime sono quattro persone che hanno accusato malori mentre si trovavano in spiaggia e 8 che invece sono state male mentre erano in acqua e sono state soccorse.

La Guardia costiera continuerà anche i prossimi mesi ad assicurare una incessante opera di controllo e vigilanza lungo i 900 chilometri di costa, con le sue circoscrizioni territoriali marittime di Arbatax, Villasimius, Sarroch, Sant'Antioco, Carloforte , Portoscuso, Oristano e Bosa.