Lotta alla pedopornografia, il bilancio della polizia postale in Sardegna
In particolare sono stati 44 casi trattati contro i 42 del 2021, mentre le persone indagate sono 43, sedici in più rispetto all'anno precedente. Tra gli episodi più gravi, l'individuazione del responsabile del reato di adescamento di una bambina di soli 8 anni sulla chat di un gioco online
Cagliari Tempo di bilancio 2022 della polizia postale nella lotta a pedopornografia online, financial cybercrime, minacce eversivo-terroristiche, condotta nell'isola dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica “Sardegna”, diretto dal vice questore Francesco Greco. Emerge una leggera flessione della pubblicazione online di materiale pedopornografico. In particolare sono stati 44 casi trattati contro i 42 del 2021, mentre le persone indagate sono 43, sedici in più rispetto all'anno precedente. Tra gli episodi più gravi, l'individuazione del responsabile del reato di adescamento di una bambina di soli 8 anni sulla chat di un gioco online.
Tra le operazioni della Polizia Postale in Sardegna anche l'arresto di un 29enne cagliaritano, accusato del reato di detenzione di materiale pedopornografico caricato su un noto social attualmente molto in voga fra i giovanissimi. In aumento nell'Isola anche i casi di truffe online, passati da 392 a 462 con 253 persone indagate. Molto diffusa in Sardegna la così detta "truffa Atm", i conti correnti bancari svuotati a distanza attraverso le operazioni al bancomat. Salgono anche i casi di reato contro la persona. Stalking, diffamazione online, minacce, revenge porn, molestie, illecito trattamento dei dati eccetera: 212 i casi trattati con 62 persone indagate. Anche in Sardegna sono stati rilevati attacchi cyber a istituzioni, aziende e privati, in forte crescita: 273 casi contro i 64 dell'anno precedente con un più 326% e 19 persone indagate. Per quanto riguarda gli attacchi e le truffe cyber finanziarie a livello regionale sono state identificate e indagate 49 persone (+81% rispetto all'anno precedente), mentre le somme sottratte risultano pari a 38.678.134 euro (+16% rispetto all'anno precedente). Tra le indagini più significative condotte dal Centro operativo per la sicurezza della Sardegna, figura l'operazione “Bolton”, con sequestri preventivi finalizzati alla confisca anche per equivalente, di beni e disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 4,5 milioni. Tra i beni sequestrati anche quote societarie e una struttura alberghiera nell'hinterland di Cagliari, del valore di circa 1,5 milioni. (luciano onnis)