Fuoco in due locali di Muravera: l’incendiario sorpreso a casa sua mentre confezionava un altro ordigno
I carabinieri erano andati a notificargli la denuncia dopo averlo individuato, ma lui avrebbe dato in escandescenze lanciando anche oggetti contro i militari
Muravera A tempo di record i carabinieri della stazione di Muravera coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo della compagnia di San Vito sono riusciti ad identificare l’autore dei due attentati incendiari, fortunatamente con lievi danni, messi a segno a Muravera nella notte tra domenica e lunedì ai danni dell’esercizio commerciale “Domus Aurea Wine Bar”, ubicato all’angolo tra la via Roma e la via Giardini, e la “Sala del Regno dei Testimoni di Geova” sita nel prolungamento di viale Rinascita. Determinanti per l’identificazione dell’attentatore, un pensionato sessantanovenne di Muravera, incensurato, sono state le immagini riprese dai sistemi di video sorveglianza presenti nei due obiettivi. Le indagini dei militari sono state avviate ieri mattina, lunedì, dopo le denunce querele presentate dal legale rappresentante della società che gestisce il bar e dal presidente locale della Congregazione cristiana dei “Testimoni di Geova”. I carabinieri recatisi nell’abitazione del pensionato, nel centro storico del paese, per notificargli la denuncia in stato di libertà per “danneggiamento a seguito di incendio”, lo hanno sorpreso mentre stava confezionando un altro ordigno per compiere un prossimo atto incendiario. Il pensionato alla vista dei militari è andato in escandescenze. Prima che venisse immobilizzato ha lanciato contro di essi diversi oggetti. E’ stato poi arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale ed affidato all’equipe di “Mike 60” la medicalizzata del 118 del distretto del Sarrabus Gerrei che gli ha somministrato un calmante. E’ stato poi condotto in caserma. Ha giustificato i due attentati con futili motivi. Non essere stato trattato bene al bar e di venire frequentemente disturbato dai Testimoni di Geova con tentativi di conversione. Il pensionato ha trascorso la notte nella propria abitazione agli arresti domiciliari. Questa mattina è stato tradotto nel palazzo di giustizia di Cagliari per l’udienza di convalida nel corso della quale è andato nuovamente in escandescenza. Il giudice ha rinviato l’udienza e ha disposto il suo trasferimento nella casa circondariale di Uta in attesa della prossima udienza che si terrà nel mese di giugno.