La Nuova Sardegna

Cagliari

La tragedia

Malore per il gran caldo: l’insigne grecista Ugo Criscuolo muore sulla spiaggia di Geremeas

di Giancarlo Bulla
Malore per il gran caldo: l’insigne grecista Ugo Criscuolo muore sulla spiaggia di Geremeas

Inutili i soccorsi sull’arenile. Lo studioso, attualmente professore emerito di letteratura greca dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", aveva 79 anni

25 luglio 2023
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Maracalagonis L’insigne grecista Ugo Criscuolo è morto questa mattina nella spiaggia libera di Geremeas nel litorale di Maracalagonis, il malore è stato provocato con molta probabilità dall'elevata temperatura. Criscuolo, professore emerito di letteratura greca dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", stava trascorrendo un breve periodo di vacanza in una struttura ricettiva della costa sud orientale. Colto da improvviso malore, si è accasciato sull'arenile ed è morto nonostante la tempestività dei soccorsi allertati da alcuni bagnanti che impotenti hanno assistito alla tragedia. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Maracalagonis che hanno inviato una dettagliata informativa al magistrato di turno che ha disposto la restituzione della salma ai familiari per le esequie.

L'annuncio della scomparsa di Criscuolo, che viveva a Castellammare di Stabia (Napoli), è stato dato oggi dall'associazione "Certamen Plinianum", di cui era stato fondatore. Dopo aver insegnato nelle università di Macerata, Palermo, Genova e Messina, Ugo Criscuolo - nato il 24 maggio 1944 - è stato professore ordinario di letteratura greca nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Università di Napoli, dove ha ricoperto anche l'incarico di direttore del Dipartimento di Filologia Classica 'Francesco Arnaldi'. Criscuolo era socio ordinario della Accademia Pontaniana dal 1986; socio ordinario della Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti della Società Nazionale di Scienze e Lettere; socio corrispondente della Accademia Peloritana. I suoi interessi di ricerca hanno spaziato dalla produzione letteraria greca classica (soprattutto la tragedia) a quella tardoantica (saggi su Giuliano Imperatore, Temistio, Gregorio di Nazianzo, Libanio) e bizantina (Michele Psello, ma anche edizioni critiche di scritti inediti di retori del XII XIII secolo: Michele Italico, Costantino Stilbes, Manuele Caranteno, ecc.) Oggetto di particolare interesse in più occasioni è stata la tradizione neoplatonica, da Giamblico a Simeone il Nuovo Teologo, a Psello e oltre Psello (Michele Italico e Giovanni Italo).

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