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Cagliari

Violenza dietro le sbarre

Carcere di Uta, detenuto dà fuoco alla cella: sei agenti intossicati, uno preso a calci


	Il carcere di Uta 
Il carcere di Uta 

La Uil Polizia penitenziaria: «Il Governo non ha mai adottato i provvedimenti promessi per arginare il fenomeno delle aggressioni»

07 ottobre 2023
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Uta Ancora un episodio di violenza nel carcere mandamentale di Uta. Un detenuto nel reparto transito ha bruciato le suppellettili della propria camera e creato un principio di incendio. Sei agenti della polizia penitenziaria sono rimasti intossicati nel tentativo di spegnere le fiamme, uno è stato anche aggredito fisicamente dal detenuto quando ha cercato di metterlo in salvo trascinandolo fuori dalla cella.

A rendere noto l’accaduto è il segretario generale della Uil Polizia penitenziaria della Sardegna, Michele Cireddu: «Sono stati momenti estremamente concitati – racconta il sindacalista -, un detenuto di origine magrebina ha appiccato un incendio creando lo scompiglio nella sezione del transito dove era alloggiato. Nel tentativo di metterlo in salvo, un agente ha avuto la peggio perché l' autore dell' incendio lo ha aggredito ed è riuscito a sferrare un calcio che lo ha colpito al ginocchio e lo ha messo fuori causa. Sono pertanto intervenuti i rinforzi che hanno portato all' esterno della camera il detenuto per agevolare l' intervento dei medici ed hanno messo in sicurezza la sezione, dove erano altri detenuti».

Poi Cireddu aggiunge: «Gli eventi critici non sembrano fermarsi, soprattutto nell' istituto di Uta che mantiene il triste primato della classifica degli eventi critici in regione. Ormai lavorare all' interno delle sezioni detentive dell' istituto è diventato proibitivo, il numero esorbitante di eventi critici creano malessere e uno stress insostenibile, sono troppe anche 6 ore in una situazione del genere , perché la qualità del lavoro è insostenibile, respingiamo fermamente la tendenza dell' Amministrazione ormai di moda in Sardegna di costringere il personale a svolgere le 8 ore. Ci aspettavamo interventi concreti da parte del governo per arginare il fenomeno delle aggressioni con strumenti e attrezzature adeguate, ma questi provvedimenti non sono mai stati adottati».(l.on)

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