Incendi, il Governo promette rinforzi per la Sardegna
Presentato a Elmas alla presenza del sottosegretario Prisco, il progetto di ampliamento dell’aeroporto che include anche un nuovo distaccamento dei Vigili del fuoco
Cagliari Più basi e mezzi aerei antincendio nell’isola, con aumento degli organici e il rientro nell’isola del personale sardo attualmente in servizio in sedi della penisola. È il piano strategico che il sottosegretario del ministero dell’Interno Emanuele Prisco ha annunciato questa mattina 23 luglio nella sala riunioni dell’Aviazione Generale dell’aeroporto di Cagliari-Elmas in occasione della presentazione del progetto del nuovo distaccamento aeroportuale dei Vigili del fuoco, inserito in quello più generale di ampliamento e riqualificazione del principale scalo aereo della Sardegna. Al momento, un intervento in fase progettuale che non partirà comunque prima del 2028 (a bene andare), per essere portato a termine (forse) nel giro di 36 mesi. Una struttura di nuova concezione e di grande funzionalità, che sorgerà al posto delle ex caserma elicotteristi dei carabinieri, passando dai 14 mila metri cubi tuttora in piedi ai 20 mila del futuro distaccamento. L’hangar potrà contenere dodici mezzi terrestri di varia tipologia, quattro natanti anfibi di un aeroporto con pista ai margini della laguna, più il nucleo elicotteri con velivoli di soccorso e spegnimento incendi. Dieci gli alloggi con camere doppie per un totale di venti operatori, più due per gli equipaggi di volo sempre presenti e disponibili sul posto, 24 ore su 24. Per la presentazione del progetto, il sottosegretario Prisco è arrivato a Elmas accompagnato dal comandante nazionale dei Vigili del fuoco, Eros Mannino, a bordo di un piccolo aereo del Corpo. Ad attenderli il presidente della Commissione parlamentare Trasporti Salvatore Deidda, a fare gli onori di casa il direttore regionale dell’Enac Roberto Solinas e la presidente della Sogaer, Monica Pilloni.
«E’ un progetto di grande qualità che guarda al futuro – ha esordito il sottosegretario Prisco -. L’espansione dello scalo e dei suoi servizi è importante per il Paese ed è oggetto di una riflessione anche al ministero dell’Interno per una revisione della strategia antincendi che prevede appunto l’espansione delle basi aeree dei Vigili del fuoco in Sardegna, già presenti su Alghero». La piaga degli incendi estivi, che continuano a flagellare la Sardegna e la mancanza di una adeguata flotta antincendio nell’isola nonostante le promesse che si rincorrono negli anni, non poteva non essere riproposta al sottosegretario presente in terra sarda con visite anche a Olbia e La Maddalena. Alla domanda se non si ritenga opportuna una presenza capillare sul territorio della flotta aerea antincendio, a cominciare da più Canadair, dislocati anche al sud dell’isola, il viceministro ha rimarcato che con questo governo è stato potenziato il servizio nelle due isole maggiori e messa in conto la strategia della prevenzione con distaccamenti estivi e incremento del personale.
«Stiamo lavorando a colmare le croniche carenze di personale che la Sardegna vive – ha spiegato Prisco -, ovviamente tenendo conto dei criteri di insularità che l’ordinamento costituzionale riconosce. È allo studio un piano di azione che da qui a fine anno riduca sensibilmente queste carenze e porti al potenziamento della presenza dei vigili del fuoco con l’incremento di sedi, personale e mezzi». Una campana che già altri hanno suonato prima del sottosegretario Prisco, con risultati non propriamente positivi considerato che ogni stagione estiva i problemi si ripresentano tali e quali a quelli degli anni precedenti.
«Noi siamo sempre preparati e pronti a intervenire in qualunque momento e circostanza – ha fatto notare il capo nazionale del Corpo dei vigili del fuoco -, non sottovalutiamo mai, neppure un solo istante, il rischio incendi in Sardegna. La convenzione che abbiamo con la Regione Sardegna è sempre in fase di implementazione e l’utilizzo delle risorse ci consente di ragionare sul potenziamento del dispositivo regionale antincendio complessivo. Il rientro già a ottobre del personale sardo in Sardegna è per noi una cosa essenziale, ricrea gli equilibri lavorativi e anche altro».