La Nuova Sardegna

Cagliari

Squadra mobile

Il centro massaggi era una casa di appuntamenti: denunciate due donne

Il centro massaggi era una casa di appuntamenti: denunciate due donne

Cagliari, l’attività di sfruttamento della prostituzione in via Sassari

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Cagliari Il centro massaggi era in realtà una casa di appuntamenti in veste orientale. Lo ha scoperto al Squadra mobile di Cagliari che ha denunciato due donne di nazionalità cinese e sequestrato 10.000 euro in contanti, presunto guadagno della illecita attività di sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina.

Il falso centro massaggi era in via Sassari, nel cuore del centro storico in cui da una ventina di giorni le forze dell’ordine stanno praticando un giro di vite contro la criminalità urbana e la delinquenza. Nel contesto del presidio della zona della zona rossa individuata dalla Prefettura nei ripetuti vertici del Comitato provinciale per la sicurezza pubblica, è finito sotto i riflettori degli investigatori della Squadra Mobile, che hanno denunciato due donne di nazionalità cinese per sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina.

Ad insospettire gli agenti è stato il continuo via vai di uomini a tutte le ore del giorno, compatibile con attività diverse da quelle dichiarate. Gli agenti della Sezione Criminalità diffusa hanno così deciso di effettuare un accesso ispettivo, accertando la presenza all’interno dell’immobile di un centro massaggi, con alcune stanze occupate da clienti. Le verifiche hanno consentito di raccogliere gravi indizi a carico di una delle due donne, che fungeva da “cassiera” dell’attività illecita e si occupava dell’accoglienza dei clienti e della gestione dei pagamenti.

La seconda, risultata irregolare sul territorio nazionale, è stata individuata come una delle persone dedite all’attività di meretricio. Nel corso del controllo è stato rinvenuto un vero e proprio “tesoretto”: 10.000 euro in contanti, accuratamente occultati all’interno di un sottotetto realizzato in cartongesso. Le indagini hanno permesso di acquisire ulteriori elementi probatori, tra cui annunci pubblicati su siti specializzati riconducibili all’attività di prostituzione. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è scattato il sequestro preventivo dell’immobile adibito a casa d’appuntamento.(l.on)

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