La Nuova Sardegna

Cagliari

Indagini

Caso Manuela Murgia, trovato un pelo sui vestiti: verrà analizzato

di Luciano Onnis
Caso Manuela Murgia, trovato un pelo sui vestiti: verrà analizzato

Il reperto, emerso durante le verifiche sui vestiti della sedicenne morta nel 1995 a Tuvixeddu, sarà sottoposto a comparazione. Il gip ha rinviato l’incidente probatorio al 29 gennaio dopo le nuove richieste di proroga del Ris

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Cagliari  Prevista per oggi 11 dicembre, slitta al  29 gennaio prossimo l’udienza dell’incidente probatorio, davanti al gip, del Ris di Cagliari sui reperti genetici trovati sugli indumenti che indossava la sedicenne cagliaritana Manuela Murgia quando, nella mattinata del 5 febbraio 1995, era stata trovata morta ai piedi del canyon di Tuvixeddu, nella zona di Sant’Avendrace. Un decesso refertato allora (e anche una seconda volta) come un suicidio, ma poi riaperto lo scorso mese di marzo per l’ipotesi di reato di omicidio volontario dal pubblico ministero Guido Pani, che ha iscritto nel registro degli indagati l’ex fidanzatino di allora della ragazza, Enrico Astero, a quei tempi ventiquattrenne.

Il gip Giorgio Altieri, dopo le tre successive richieste di proroga dei termini da parte del Ris per la consegna dell’elaborato peritale, tutte concesse, ha adesso fissato la data dell’incidente probatorio al 29 gennaio, ore 12. L’ultima proroga concessa era di ulteriori 70 giorni, a conferma della complessità del lavoro degli specialisti del reparto di investigazioni scientifiche di Cagliari (uno dei 4 laboratori operativi in Italia), con cui operano anche i periti consulenti della difesa (per l’indagato Astero l’avvocato Marco Fausto Piras) e quelli della parte civile - i familiari di Manuela Murgia, tutelati dagli avvocati Bachisio Mele, Giulia Lai e Maria Filomena Marras) - i genetisti di fama internazionale Emiliano Giardina e Luciano Garofalo.

Finora le analisi biologiche, dattiloscopiche e merceologiche negli indumenti della sedicenne – conservati per trent’anni negli archivi dell’ex istituto di medicina legale universitaria di via Porcell –,  non avrebbero rivelato particolari risultati, pertanto  i Ris hanno chiesto e ottenute nel tempo quattro proroghe.

Secondo voci trapelate  e che non trovano conferma (impensabile che qualcuno la dia), sarebbe stato ritrovato un pelo negli indumenti intimi della vittima, adesso in attesa di comparazione genetica con soggetti  da sottoporre eventualmente a prelievo del Dna. Non è risultato tuttavia riconducibile all’unico indagato Astero, che fin dalla sua iscrizione nel registro degli indagati si era reso disponibile all’esame del Dna per la comparazione del proprio profilo genetico con il capello trovato sugli indumenti di Manuela Murgia.

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