La Nuova Sardegna

Settimana di incontri per risolvere la crisi Eurallumina

di Erminio Ariu
Settimana di incontri per risolvere la crisi Eurallumina

Vertice preliminare all’assessorato regionale all’Industria Il 3 agosto summit al ministero dello Sviluppo economico

31 luglio 2012
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PORTOVESME. Incontro preliminare, domani, in Regione tra l’assessore regionale all’Industria, Alessandra Zedda, i segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil e la Rsu dell’Eurallumina in previsione del vertice del 3 agosto al Ministero dello sviluppo economico a Roma.

Ai rappresentanti dei lavoratori interessa disporre del supporto politico per superare la fase di stallo che ha bloccato la produzione di ossido di alluminio per tre anni e tenuto in cassa integrazione ben quattrocentocinquanta lavoratori diretti.

A Roma nel nuovo incontro al Mise, oltre all’immancabile presenza delle istituzioni (Regione e Provincia ), è annunciata la partecipazione, ai massimi livelli di Rusal, Eurallumina, e del sottosegretario Claudio De Vicenti che, negli ultimi tempi, ha cercato di evitare perdite di tempo nel raggiungimento dell’obiettivo prioritario che è rappresentato dalla costruzione di una nuova caldaia termica, alimentata a carbone.

L’impianto per la produzione di vapore ha costi importanti e l’azienda insiste nella disponibilità dell’amministrazione regionale e del Mise a partecipare alla costituzione di una nuova società per la costruzione della caldaia.

Oltre al sindacato confederale e di categoria è prevista anche la presenza del presidente della Regione Ugo Cappellacci, dell’assessore all’industria Alessandra Zedda, del presidente della giunta provinciale Carbonia Iglesias, Tore Cherchi .

Dopo il periodo nero che proponeva una multinazionale fortemente rinunciataria ad investire ancora a Portovesme si è notato un cambiamento radicale negli ultimi incontri. Un vertice, in agosto, al Mise rappresenta una svolta importante per cominciare a programmare la ripresa produttiva e l’avvio delle manutenzioni in impianti fermi da quasi 1.000 giorni.

La partita è politica ed economica. Oggi però la parte più interessata sembra proprio quella che rappresenta l’industria che, fatti bene i conti, ha deciso di spronare tutte le parti in causa pur arrivare finalmente al traguardo finale che deve però prevedere alcuni passaggi obbligati.

Lo stabilimento di Portovesme, prima di essere riavviato, necessità di manutenzioni rigorose: un tagliando lungo e puntale .

I lavoratori sperano che dopodomani si parli concretamente dei modi e dei tempi per la costituzione della New Co, delle autorizzazioni per il nuovo bacino dei fanghi provenienti dalla lavorazione della bauxite.

Le aspettative sono incoraggianti anche se la complessità della trattativa potrebbe richiedere altri approfondimenti e ulteriori incontri prima del via libera per il nuovo impianto.

Rusal si dovrà anche accollare la costruzione di un nuovo frantoio per utilizzare un nuovo tipo di bauxite.

Una parte consistente delle somme occorrenti dovrebbero arrivare dal fisco italiano che vanta un debito di circa 40 milioni di euro nei confronti di Eurallumina.

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