La Nuova Sardegna

Nuoro

Agnelli malformati, lo Schmallemberg inizia a fare paura

di Angelo Fontanesi

Nuovi casi nelle campagne di Orosei, Dorgali e Siniscola ma la Asl attende gli esiti sui campioni inviati al Cesme

27 novembre 2012
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OROSEI. I veterinari della Asl prima di dare conferma o smentita ai sospetti, attendono dal Cesme di Teramo (Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche) gli esiti degli esami sui campioni inviati.

Ma intanto negli ovili della Baronia, e in quelli oroseini in particolare, gli aborti di feti di agnelli malformati, che in alcuni casi provocano la morte delle pecore partorienti, continuano a susseguirsi con frequenza allarmante.

Dopo che per primi diversi pastori che hanno i loro ovili nel comprato di Sos Alinos ad Orosei hanno denunciato il numero abnorme di agnelli e capretti nati malformati paventando l’avvenuto contagio delle loro greggi da parte del temutissimo virus di Schmallemberg, si incomincia ad avere notizie di casi simili anche nelle campagne di Dorgali, in alcuni ovili di Irgoli e Siniscola. Pochi casi ancora, anche se c’è il timore che la situazione sia più allarmante di quello che appaia sinora in relazione al fatto che molti allevatori preferiscano attendere di sapere a cosa andranno in contro prima di rendere pubbliche certe notizie. Se è vero come ha fatto sapere l’assessorato regionale alla Sanità che in ogni caso per il latte e per la macellazione degli animali colpiti dal virus non ci dovrebbero essere problemi, rimane l’incubo di un nuovo blocco alla movimentazione degli animali vivi che potrebbe scattare ad epidemia accertata. E con la campagna natalizia degli agnelli alle porte questo blocco potrebbe creare ulteriori drammatici risvolti economici ad un settore in profonda sofferenza. Cresce dunque comprensibilmente in tutto il mondo agro pastorale baroniese l’attesa per gli esami di laboratorio dopo che diversi campioni di sangue sono stati prelevati nei giorni scorsi da veterinari della Asl di Orosei negli allevamenti dove sono state registrate (e tempestivamente segnalate) percentuali anomale di nascite di agnelli deformi. A far propendere al pessimismo sono comunque due fattori: i sintomi patologici riscontrati sugli agnelli malformati che sono tipici del virus di Schmallemberg (colonna vertebrale e gambe posteriori rigide e piedi girati all’incontrario) e il fatto che i primi casi della presenza in Sardegna del virus isolato per la prima volta in Germania nel 2011 siano stati accertati a Tertenia.

Le piane della bassa Ogliastra hanno infatti molte similitudini con quelle baroniesi: in particolare stesso microclima caldo umido, ideale per il proliferasi di un tipo di zanzara che sarebbe il veicolo dell’epidemia.

Motivo per cui già si parla di massivi e straordinari interventi anti larvali nelle campagne per cercare di arginare la nuova epidemia che si sta affacciando sui disastrati pascoli isolani.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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