La Nuova Sardegna

Nuoro

Idea Comune: «Povertà, i bandi sono irregolari»

NUORO. I bandi 2012 per le azioni di contrasto alla povertà, pubblicati sul sito del comune il 20 novembre, discriminano gli stranieri. E anche i Nuoresi. Prevedendo requisiti di accesso poco chiari,...

06 dicembre 2012
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NUORO. I bandi 2012 per le azioni di contrasto alla povertà, pubblicati sul sito del comune il 20 novembre, discriminano gli stranieri. E anche i Nuoresi. Prevedendo requisiti di accesso poco chiari, spesso contraddittori. E comunque non rispettosi delle norme. Ne è convinta Idea Comune che chiede, in una mozione depositata ieri, l’immediata sospensione dei bandi, la cui scadenza è il 21 dicembre « in modo da poter intervenire per il rispetto delle norme di legge in esso richiamate». «Ci siamo accorti – spiegano dal movimento – che il Bando relativo alla concessione di contributi per l'abbattimento/riduzione dei costi abitativi e dei servizi essenziali conteneva alcune criticità. Ai cittadini stranieri, oltre alla residenza anagrafica per due anni nel Comune di Nuoro, viene da un lato richiesto il possesso di un semplice permesso di soggiorno e dall'altro la titolarità della carta di soggiorno, contraddicendosi apertamente, visti i ben diversi presupposti per ottenere l'uno e l'altro. Nel caso in cui venga richiesta la carta di soggiorno in presenza di tutti gli altri requisiti, viene palesemente violata la normativa comunitaria, che vietando qualsiasi forma di discriminazione nei confronti di cittadini stranieri, impone una disciplina conforme ovvero la disapplicazione delle disposizioni interne limitative del suddetto diritto».

E ancora: «I titolari di aziende, proprietari di oltre 200 capi di bestiame e/o ditte ed esercizi commerciali, coloro che nell'anno volgano attività lavorativa continuativa derivante da lavoro dipendente , autonomo o pensionati assoggettabili a redditi Irpef o di fatto vivano con altri familiari titolari di reddito continuativo, vengono automaticamente posizionati in fondo alla graduatoria, quale che possa essere e sia il reddito dagli stessi percepito nel corso della precedente annualità fiscale, così attuando una manifesta discriminazione in danno dei medesimi soltanto per avere percepito un seppur reddito minimo di sussistenza comunque rientrante nei parametri Isee stabiliti dallo stesso Bando. La legge regionale a cui il presente Bando si riferisce, fa invece riferimento all'Isee quale unico parametro per limitare l'accesso al contributo». (g.bua)

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