La Nuova Sardegna

Nuoro

Tortolì, indagati ex assessore ed ex sindaco

di Valeria Gianoglio
Tortolì, indagati ex assessore ed ex sindaco

Per Pierpaolo Cau due accuse di tentata concussione. E Giorgio Ladu lo avrebbe corrotto per aprire un distributore. Il primo avrebbe cercato di spingere un imprenditore a fare alcune assunzioni

27 febbraio 2013
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TORTOLI'. Il primo, Pierpaolo Cau, 54 anni, di Tortolì, ex assessore comunale leghista all’Ambiente, attuale consigliere comunale del partito socialista, e fino a qualche giorno fa responsabile dei comitati pro-Bersani di Tortolì-Arbatax, è indagato per tentata concussione in due distinti episodi. Uno dei quali legato ad alcune assunzioni, poi non andate in porto, in un negozio di abbigliamento di Tortolì. Il secondo, ovvero Giorgio Ladu, 71 anni, anche lui di Tortolì, e un lunghissimo curriculum politico-amministrativo alle spalle che ha spaziato in un recentissimo passato dal ruolo di segretario nazionale del Psd’Az a quello di sindaco di Tortolì e assessore regionale alla Sanità, mentre attualmente è presidente dell’Aci Sardegna, è indagato invece per corruzione nei confronti dello stesso Cau.

È approdata nei giorni scorsi alla conclusione delle indagini preliminari, con successiva notifica dell’avviso agli stessi indagati, un’inchiesta della Procura di Lanusei che coinvolge due nomi piuttosto conosciuti della politica ogliastrina e non solo. Un vero piccolo terremoto che entra anche in Comune, visto che Cau è consigliere comunale a Tortolì, mentre appena un paio di settimane fa è diventato segretario cittadino del partito socialista, e poco dopo è stato scelto come responsabile del comitati pro-Bersani di Tortolì-Arbatax, in vista delle elezioni politiche che si sono appena concluse. Secondo le indagini coordinate dal procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, tra il 2010 e il 2011, quando era assessore comunale all’Ambiente di Tortolì – in seguito il sindaco Mimmo Lerede gli avrebbe ritirato la delega per alcune vicissitudini legate alle vicende del Consorzio industriale ogliastrino – avrebbe tentato di costringere Bruno Luccisano, il titolare di un’impresa di manutenzione del verde urbano, a dargli una percentuale dei soldi che avrebbe ricevuto come corrispettivo per alcuni lavori che avrebbe potuto eseguire per il Comune di Tortolì. Stando alla ricostruzione fatta dall’accusa, tuttavia, Pierpaolo Cau non sarebbe riuscito nell’intento e non, sostiene il pm, per sua volontà ma per cause indipendenti da essi.

Detto in altri termini, Luccisano non aveva accettato. E Cau, a quel punto – sostiene l’accusa – gli avrebbe minacciato “un male ingiusto”, sventolandogli davanti la possibilità che, qualora avesse rifiutato l’accordo, non avrebbe più eseguito alcun lavoro per conto del Comune di Tortolì. La tentata concussione in questione, secondo quanto ricostruito dalla procura ogliastrina, sarebbe andata in onda tra il luglio del 2010 e il maggio del 2011.

Ma non è questo l’unico episodio per il quale Cau è finito sotto inchiesta. Il secondo episodio, infatti, sarebbe avvenuto sempre tra il 2010 e il 2011. In questa nuova occasione, infatti, la procura lo accusa di aver abusato dell’incarico e dei poteri da assessore comunale all’Ambiente, cercando di costringere Antonio Guiso, proprietario di un immobile di Tortolì dove di lì a poco avrebbe aperto il negozio di abbigliamento, ad assumere o comunque a fare in modo che fossero assunte, persone da lui indicate. Ma anche in questo caso, dice l’accusa, Cau non era riuscito nel suo proposito, perché Guiso non aveva accettato. Anche se Cau lo avrebbe minacciato che in caso di rifiuto avrebbe avuto “non meglio precisati problemi di tipo amministrativo”.

Infine, sempre secondo la Procura, in questa vicenda entra in scena anche l’ex sindaco di Tortolì ed ex segretario nazionale del Psd’Az, Giorgio Ladu, che finisce nel registro degli indagati con l’accusa di aver corrotto lo stesso Cau nell’ottobre 2011. Ladu, dice il pm, in cambio della “promessa di un’imprecisata utilità” aveva chiesto a Cau di intercedere perché il Comune accogliesse una sua richiesta per aprire un impianto di distribuzione carburanti nel terreno comunale. Secondo l’accusa Cau avrebbe infranto anche l’articolo 107 del testo unico sugli enti locali, che regola le funzioni della dirigenza.

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