Cala il sipario sul progetto “Colores de libertade”
Oggi, alle 18,30 cala il sipario su “Colores de libertade”, il laboratorio in limba di storia e cultura sarda, organizzato dall’amministrazione comunale per ricordare sa die de sa Sardigna. All’inizia...
Oggi, alle 18,30 cala il sipario su “Colores de libertade”, il laboratorio in limba di storia e cultura sarda, organizzato dall’amministrazione comunale per ricordare sa die de sa Sardigna. All’iniziativa, tenutasi presso la biblioteca di via Roma, hanno partecipato i minori compresi nella fascia di età 9-14 anni, interessati alle lezioni di storia svolte da Jorgi Rusta, responsabile de s’ufitziu de limba sarda, e dallo studioso Bachis Piras che hanno raccontato “a modu issoro sa die” in base a un specifico progetto sull’argomento variamente articolato. E loro due terranno, oggi, le relazioni in merito ai contenuti intriganti dell’iniziativa. Il laboratorio ha ruotato, infatti, sui valori dell’autonomia e con l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 ovvero i cosiddetti “Vespri Sardi” con i quali si allontanarono da Cagliari i piemontesi e il vice re Balbiano.
A questo tema di macrostoria si è aggiunto un laboratorio di pittura e un altro di microstoria, di valenza locale, comunque di grande importanza in una realtà soprattutto a economia pastorale, quale è stato alla fine del 800 la “destinazione” di una grossa fetta di “su sartu” comunale di Onanì, oltre 2300 ettari, per realizzare “sa galera de Mamone”. (b.a.)