La Nuova Sardegna

Nuoro

l’assessore angioi

«La condizione è allarmante ma in parte è sommersa»

«La condizione è allarmante ma in parte è sommersa»

NUORO. Mario Angioi, 56 anni, tecnico ospedaliero, assessore comunale dei Servizi sociali dall’avvio della giunta Bianchi. Un presidio posizionato contro le emergenze sociali della città, da quelle...

08 dicembre 2013
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NUORO. Mario Angioi, 56 anni, tecnico ospedaliero, assessore comunale dei Servizi sociali dall’avvio della giunta Bianchi. Un presidio posizionato contro le emergenze sociali della città, da quelle degli anziani, ai minori e sempre di più per dare un sostegno ai poveri, vecchi e nuovi. «È un fronte che si sta allargando, per i motivi che conosciamo tutti», spiega l’assessore. Il suo ufficio è un via vai di cittadini e richieste: «Cerchiamo di arrivare a rispondere alle situazioni più delicate, con tanti limiti pratici, soprattutto per la penuria di risorse. La condizione è allarmante e non emerge neppure in tutta la sua realtà. Sul fronte delle povertà penso vi sia una parte sommersa che non emerge per una sorta di ritrosia sia a chiedere l’aiuto, sia in qualche modo a rendere palese la propria condizione di difficoltà». Un territorio di cui Angioi mette in evidenza una difficoltà economica endemica, vissuto spesso di terziario e con scarsa imprenditoria. Oggi vi si affiancano le nuove schiere d’indigenti, a iniziare dagli stranieri che soggiornano o hanno preso la residenza nel capoluogo. L’altra fetta sono i casi di chi arriva da una separazione familiare.

Persone che Mario Angioi vede «in grave sofferenza, se non proprio in povertà». Agli aiuti dell’ente comunale si aggiunge sempre di più la solidarietà di Croce rossa e associazioni ecclesiali, il cui ruolo è diventato primario. Angioi vedrebbe bene un’azione congiunta: «Penso che unendo le forze, in una sorta di rete della solidarietà, si raggiungerebbero risultati importanti, che oggi non sono possibili. Il mio non è l’invito di chi vorrebbe ricondurre il tutto sotto il comando o l’egida dell’amministrazione civica, ma piuttosto il desiderio di poter rispondere alle difficoltà della società nuorese in maniera più incisiva e diffusa». (f.p.)

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