La Nuova Sardegna

Nuoro

Ciclone a Irgoli, il gran cuore dell’Arma

Ciclone a Irgoli, il gran cuore dell’Arma

IRGOLI. Se il bilancio di 17 morti e un disperso è già di per se un dato tragico e senza uguali per un alluvione in Sardegna, viene da chiedersi cosa sarebbe accaduto senza le decine di silenziosi e...

11 dicembre 2013
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IRGOLI. Se il bilancio di 17 morti e un disperso è già di per se un dato tragico e senza uguali per un alluvione in Sardegna, viene da chiedersi cosa sarebbe accaduto senza le decine di silenziosi e anonimi gesti eroici che a venti giorni dal disastro riemergono dalle parole di chi quel terribile giovedì sera del 18 novembre ha visto la morte in faccia ma fortunatamente oggi lo può raccontare. «Mancava poco alle 18 e stavo rientrando a casa ad Irgoli alla guida della mia vettura quando all’altezza del caseificio di Onifai ho sentito che l’auto incominciava ad andare a strappi – racconta Michele Congiu 64enne irgolese – Intorno a me il buio era totale e l’acqua che poco prima copriva giusto il manto stradale ha incominciato a salire a vista d’occhio e ad entrare dentro l’abitacolo". In quei momenti ti assale la paura e lo sconforto ma Michele Congiu ha la freddezza di prendere il cellulare e dare l’allarme. Non si era accorto ancora che a che a pochi metri di distanza un auto con due cugini di Onifai a bordo era ferma in mezzo alla strada e quasi completamente ricoperta d’acqua e che i suoi occupanti erano appena stati portati in salvo da tre insoliti angeli del fango. Erano tre carabinieri graduati della stazione di Irgoli appostati in quel punto critico della strada provinciale 25, che non ci hanno pensato due volte a gettarsi in acqua e a raggiungere la nuova vettura in difficoltà. «Quando già disperavo e l’acqua e il fango erano arrivati quasi alla cappotta dell’auto me li sono visti accanto alla portiera».

«Mi hanno tirato fuori da quella trappola e mi hanno sospinto verso un rialzo. Allora ho visto l’altra vettura sommersa dall’acqua ma i suoi occupanti erano già stati salvati dai carabinieri. Vorrei ringraziare questi ragazzi perché sono stati eccezionali». (a.f.)

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