Sei proposte per un nuovo sviluppo
Il presidente della Confindustria, Roberto Bornioli, presenta ai candidati il progetto per rilanciare il tessuto produttivo
«Verso un progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne. Sei proposte programmatiche per l’Ogliastra per la legislatura 2014-1019 della Regione». A presentarle ai candidati presidenti alle elezioni regionali è Roberto Bornioli, presidente di Confindustria della Sardegna centrale. «In particolare – ha detto ieri mattina Bornioli in una conferenza stampa tenuta insieme agli imprenditori del direttivo dello Sportello Ogliastra di Confindustria – il progetto dovrà focalizzarsi su sei punti. Questi sono: valorizzare l’ambiente a fini turistici e produttivi; rilancio dell’industria turistica valorizzando la cultura e l’agroalimentare; realizzazione e completamento delle infrastrutture strategiche; rilancio e potenziamento dell’area industriale di Tortolì-Arbatax; salvaguardare alcuni presidi importanti come l’Asl 4, il tribunale e le scuole; investire in istruzione e formazione specializzata. I sei punti indicati come cardine del progetto sono in linea con gli obiettivi previsti dall’Ue per la programmazione dei fondi 2014-2020». E ha precisato: «Il documento intende illustrare proposte operative da inserire nel programma elettorale e di governo della prossima giunta regionale. L’obiettivo è di fornire alcune linee di indirizzo basate su sei principali azioni strategiche per l’elaborazione di un progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne». Per l’Associazione degli industriali, se nell’isola la crisi è molto grave, questa è ancora più preoccupante nella Sardegna centrale «colpita da un progressivo e massiccio processo di deindustrializzazione, non accompagnato da un parallelo e concreto piano di riconversione». E si passa al fatto che, nonostante le promesse di riconversione delle aree ex Cartiera di Arbatax e gli ingenti fondi destinati alla sua infrastrutturazione, nulla di concreto è stato realizzato. «Nonostante i progetti – ha evidenziato Confindustria – il Polo nautico non è mai di fatto decollato, anche se vi operano importanti aziende di eccellenza. Negli ultimi anni la fase di recessione ha colpito tutti i settori trainanti: dall’edilizia, quasi al collasso, al turismo, in fortissima difficoltà. La provincia Ogliastra è all’ultimo posto, in Italia, per dotazione infrastrutturale. Tra fondi regionali, Anas e Cipe, i finanziamenti assegnati al territorio e mai spesi ammontano a 287 milioni. Il loro impiego riguarda porto di Arbatax, scalo aereo di Tortolì, urbanizzazione aree ex Cartiera, infrastrutture e depuratore consortile della zona industriale di Tortolì-Arbatax, oltre che i lavori per la nuova strada statale 125 (tronco Tortolì-Tertenia-san Priamo))». Da tempo, Confindustria, sulla base della Legge regionale 3/2009, ha chiesto l’attivazione dell’Area di crisi a Tortolì-Arbatax, ma senza ottenere risposta positiva. Dai dati Istat l’Ogliastra risulta la provincia sarda col più alto tasso di disoccupazione, che è al 22,5 per cento, a fronte di una media regionale del 15,6 per cento. «La difficoltà nel fare impresa e creare economia – è stato detto ieri matina – determinano un progressivo e continuo spopolamento. Tra il 2002 e il 2012, i Ussassai e Seui, hanno perso rispettivamente il 20 e il 15 per cento dei loro abitanti. Alcuni demografi prevedono che l’Ogliastra passerà dai 58mila abitanti del 2013 a poco più di 34 mila nel 2050. Eppure ha tante potenzialità, a partire dalla zona industriale di Tortolì-Arbatax». Per Confindustria a monte del progetto vi sono due precondizioni: «Occorre innanzitutto sostenere e consolidare i settori e le attività produttive esistenti. Il riferimento è al settore metalmeccanico, dell’agroalimentare, del turismo e dell’edilizia. La seconda precondizione è legata agli investimenti necessari nella scuola e nella sanità».