Siniscola città solidale anche dopo l’alluvione
Il gruppo scout in quei giorni ha raccolto viveri per centinaia di bisognosi Oggi continua la distribuzione a disoccupati, extracomunitari e persone sole
SINISCOLA. Tutto merito della generosità della gente. E ovviamente dell’organizzazione del gruppo scout, senza il quale, molto probabilmente, la macchina della solidarietà non avrebbe funzionato così bene.
Le ferite lasciate dall’alluvione dello scorso novembre fanno ormai parte della storia della Sardegna. Ma la furia delle intemperie ha svelato anche un altro lato del territorio, dove gli aiuti per le popolazioni colpite sono stati talmente massicci che hanno consentito di sostenere non solo gli alluvionati ma anche altre persone in difficoltà, compresi i poveri e i bisognosi di molte zone della Baronia.
Le immagini rimandate in tutto il mondo della Sardegna in ginocchio hanno colpito forte. Milioni di persone, dai piccoli centri sino alle grandi metropoli del mondo si sono date da fare con grande zelo per inviare aiuti di ogni genere alle popolazioni sarde. Una generosità assoluta. Sconfinata.
Talmente grande che quando l’emergenza per gli alluvionati e gli sfollati è cessata, le scorte di vestiario e di altri beni erano ancora talmente numerose che gli scout, dopo aver avuto la disponibilità di un grosso magazzino nel centro abitato, hanno potuto aiutare anche centinaia di altre persone in difficoltà, residenti nella zona di Siniscola e nei paesi vicini. Un bellissimo esempio di altruismo e generosità, questo. E che di fronte ad una tragedia che ha unito tutti i sardi, ha saputo scrivere delle intense pagine di umanità. Tra le persone aiutate ci sono infatti famiglie che a causa dell’alluvione hanno perso ogni cosa, ma anche nuclei di disoccupati, persone indigenti, extracomunitari, ammalati, anziani e molte altre fasce sociali tra le più fragili e delicate della popolazione. Molte delle quali, purtroppo, non dispongono neppure del minimo per vivere. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno e al buon cuore di tante associazioni e semplici cittadini, che nei giorni dell’alluvione e nelle settimane successive hanno riempito di beni i locali del Centro giovanile, dove è stato allestito il punto di raccolta più grosso della città, coordinato appunto dal gruppo scout.
«Ringraziamo la parrocchia e tutte le persone che hanno sostenuto l’emergenza – affermano gli scout di Siniscola – perché è grazie a loro che è stato possibile dare una mano agli alluvionati e a molte altre persone. Un ringraziamento va alla famiglia Mannia-Ferracani, che ci ha reso disponibile un locale, indispensabile per conservare tutti i beni ed eseguire le varie assistenze portate avanti in questi mesi».