Commozione al memorial Luciano Calia
LULA. La serata di “s’ammentu” di Luciano Calia, a due anni dalla morte è stata aperta da un gruppo folk di Buddusò che ha accompagnato la cantante emergente Kekka Uleri. Un tocco forte di gioventù....
LULA. La serata di “s’ammentu” di Luciano Calia, a due anni dalla morte è stata aperta da un gruppo folk di Buddusò che ha accompagnato la cantante emergente Kekka Uleri. Un tocco forte di gioventù. È stato un avvio speciale con le proposte, fra le altre, di s’Anghelu meu e Deus ti salve Maria, in una serata magica, uno spettacolo che si è protratto a notte fonda, fra commozione e applausi. «Per ricordare Luciano che è andato anche oltre il Tirreno con la sua voglia gioiosa di ballare e cantare, col minigruppo Montalbo» ha sostenuto Francesco Spanu, il presentatore che ha letto una poesia di Teresa Pinna. In prima fila i familia che lo hanno ricordato con il canto e il folklore. Le due specificità, subito dopo, sono state proposte dal tenore su Remediu e dal gruppo folk Santa Maria’e mare di Orosei, che si sono esibiti da soli e insieme. A seguire il collaudato tenore Lanaitho di Oliena. Poi la voce armoniosa della bittese Maura Fresu, che sta bruciando le tappe, ha incantato il pubblico. Bene il gruppo folk Orotelli con Davide Ledda all’organetto, definiti da Spanu “interpreti della quotidianità della loro comunità”. Grande esibizione del tenore su Rescattu di Lodè che, con la voce Luciano Nanu, ha ricordato il compianto Preteddu Nanu. Una gradita sorpresa è stata l’associazione culturale su Furione di Nule che ha esibito il genietto dell’organetto Simone Manca, 13 anni. Esibizioni forti del Tenore Gartedesu e del gruppo Folk Santu Pretu-Onanì, composto da giovanissimi con Walter Michelangeli all’organetto. Ha chiuso Antonello Romanino con una voce imperiosa. (b.a.)