Truffa alla Filmar, la prescrizione scivola a settembre
NUORO. In tribunale, si trascina ormai da così tanto tempo da aver conquistato la palma di uno dei processi più longevi. Tant’è che la stragrande maggioranza dei reati che riguarda sono ormai...
NUORO. In tribunale, si trascina ormai da così tanto tempo da aver conquistato la palma di uno dei processi più longevi. Tant’è che la stragrande maggioranza dei reati che riguarda sono ormai abbondantemente prescritti. Per stabilirlo in modo ufficiale manca solo la presa d’atto del tribunale. Sarebbe dovuto arrivare ieri mattina, il “non luogo a procedere”per prescrizione, nella vicenda giudiziaria legata alla Filmar di Siniscola, ma a causa di una notifica che non è stata ricevuta dal curatore fallimentare dell’azienda, il processo è stato rinviato al 30 settembre.
La vicenda vede come imputati Maurizio Cappelli (amministratore unico della Filmar di Siniscola) e altre 15 persone legate all’azienda.
Secondo l’accusa, a vario titolo avrebbero costituito un’associazione a delinquere con l'obiettivo di ottenere, attraverso un giro di assegni falsi, consistenti finanziamenti dall’Unione europea.
Ma per la difesa non esisteva alcuna associazione a delinquere né un giro di assegni falsi. Dal vortice della prescrizione, tuttavia, qualcosa dell’indagine si salva: sono i reati di truffa, evasione e associazione a delinquere contestati ad alcuni dei sedici imputati: Maurizio Cappelli, Silvano Cappelli, Leonardo Cappelli e Rossana Zampini. Stando a quanto emerso ieri in udienza, dunque, la loro posizione verrà stralciata dal caos-prescrizione a fine settembre. (v.g.)